arte, architettura

arte, architettura arte, architettura Uwe M. Schneede (a cura di) GEORGE GROSZ VITA E OPERE Mazzotta, Milano (gianni c. sciolta} Uwe M. Schneede ha curato l'intero volume, cui hanno collaborato anche Marina Schneede-Sczesny per la parte relativa alla storia del periodo in cui opera l'artista .'1G1A 1 qoo\ n.a. „ j _ „ 1,1,'n-j-inoi;, pi ccciiuauuu nun soltanto una tabella cronologica, ma anche corredando le schede di riferimento con una serie di rare illustrazioni di storia tedesca; e infine Georg Bussmann, con una scelta di «Documenti per una valutazione di alcune posizioni estetico-politiche degli Anni Venti». Originale l'impostazione del saggio. La trattazione della vita e delle opere di Grosz avviene attraverso una sorta di montaggio, tra la sua produzione grafica e pittorica, il commento dell'autore e continue citazioni tratte dall'autobiografia o dall'epistolario dell'artista stesso. Ne emerge una figura di straordinaria complessità. Grosz infatti non è soltanto l'ironico e spietato illustratore di un momento culturale e sociale particolarmente drammatico per la storia te- ' desca. Egli infatti rielabora, dapprima in termini raffinatissimi, elementi popolari che gli permettono di esprimere in tormentati e scontrosi disegni la disperazione per la guerra, il disprezzo per la borghesia. Cavalca poi il Dada appoggiando la rivoluzione e la lotta di classe; aderisce al Costruttivismo avvicinandosi ai progressisti di Colonia, partecipa alla Nuova Oggettività con disegni e dipinti di sottile realismo, per giungere poi a paesaggi e nature morte «commerciali». La sua versatilità, il suo esprimersi talora contraddittorio, in termini raffinati e in termini spietati e laceranti, perviene, dopo la fine della seconda guerra mondiale, alla negazione di ogni speranza con gli «uomini . bastone» e a nuove esperienze dada, nel solco della pop art. Kevin Lynch IL TEMPO DELLO SPAZIO Il saggiatore, Milano 304 pagine, 8000 lire (paolo barbaro) Kevin Lynch, il famoso storico e filosofo dell'architettura, studia in questo splendido libro «le espressioni concrete del tempo, come egli precisi: nell'introduzione, nel mondo fisico in cui viviamo». Indaga, cioè, sul come i segni esteriori ài ogni mutamento e ricorrenza — in particolare quelli dell'ambiente «quoti¬ diano» —si accordino o meno con la nostra esperienza interiore; e in definitiva se questo rapporto tra interno ed esterno «potrebbe essere diverso e rendere migliore la vita». Tema ricorrente del libro è che la qualità dell'immagine che ciascuno di noi si fa «del tempo nello spazio» è alla base del benessere individuale e di gruppo. Ne consegue l'importanza della nostra conoscenza dei mutamenti ambientali — dalle lente trasformazioni d'una vecchia strada ^dimenticata alla rapida crescita d'una zona industriale — e del nostro successo nel loro controllo, che va tenuto presente in ogni indicazione di intervento. Se ne ricavano spunti e prospettive estremamente sollecitanti che l'autore illustra con i più vari riferimenti a città e ambienti, specie americani. Di particolare interesse l'approfondita analisi sul centro di Boston, che ameremmo veder applicata a un grande centro storico italiano. Il volume, che fa parte della collezione «Struttura e forma urbana» diretta da Giancarlo De Carlo, si rivolge anche ai lettori non specializzati: scritto in un linguaggio pregnante ma limpido, come nelle migliori tradizioni anglosassoni, è inoltre ottimamente presentato e illustrato. Specialista o no, il lettore ne ricaverà molte ragioni del «malessere ambientale» che tutti sentiamo del sempre" più diffuso squallore di forme e di modi di vivere; e saprà meglio in nome di quali concrete alternative sia possibile rifiutarlo e chiederne uno migliore. ii S i .2 u &

Persone citate: Georg Bussmann, Giancarlo De Carlo, Grosz, Kevin Lynch, Marina Schneede-sczesny, Mazzotta

Luoghi citati: Boston, Colonia, Milano