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economia economia Luca Anstalt BANCHE D'AZZARDO Feltrinelli, Milano, 114 pagine, 3000 lire (b. g.) Un banchiere angloebreo, sua nipote — ricca ereditiera —, uno speculatore francese, un broker americano, vari banchieri e bancari svizzeri, un avvocato italiano sono i personaggi che si muovono intorno al «cadavere» di questo giallo finanziario: due milioni di dollari persi in un anno di speculazioni sbagliate su titoli, oro e materie prime. Più dei vari soggetti, vero protagonista dell'avventura, che si dipana da Londra a Parigi. Zurigo e Basilea, è la «dottrina bancaria SVl<!<26 va », per la quale la banca non può che guadagnare, mentre il cliente può, anzi deve perdere. Il ritmo veloce della narrazione, i rapidi tratti con cui vengono presentati i principali meccanismi della speculazione borsistica internazionale, le digressioni moralistiche sull'immoralità dell'alta finanza, confluiscono in un godibile pamphlet sul sistema bancario della Confederazione elvetica, la cui immagine di efficienza esce da queste pagine non poco incrinata. Ambiguità di fondo : il libro può essere letto come una guida alla speculazione intelligente, da parte di chi intenda far tesoro delle regole esposte ed applicarle contro gli istituti per il cui arricchimento sono state create. Adam Smith INDAGINE SULLA NATURA E LE CAUSE DELLA RICCHEZZA DELLE NAZIONI Mondadori, Milano 2 voli, per complessive 1019 pagine, 5800 lire (giorgio brosio) In occasione del bicentenario dell'apparizione della Ricchezza delle Nazioni, l'Università di Glasgow ha commissionato una monumentale edizione delle opere e della corrispondenza di Smith. Da noi. più modestamente, il bicentenario è stato ricordato, oltreché sulla stampa comune e specializzata, anche con questa edizione economica nella collana degli Oscar Studi. Considerato dagli esponenti della scuola classica inglese come il padre fondatore dell'economia — paternità che Marx invece attribuiva a Petty — Smith è stato relativamente trascurato a partire dalla seconda metà del Diciannovesimo Secolo, un po' per la difficoltà di comprendere alcune parti della Ricchezza e i suoi collegamenti con il resto dell'opera smithiana. in parte per il rapido sviluppo delle discipline economiche. Per J. S. Mill la Ricchezza delle Nazioni «è in parecchi punti obsoleta, e nel suo complesso imperfetta». Schumpeter sostenne, riduttivamente. che il merito di Smith consisteva soprattutto nel1'aver coordinato le acquisizioni dei suoi predecessori. La riscoperta, se così si può chiamare, di Smith non è però un puro fenomeno commerciale, legato allo sfruttamento di una scadenza, ma si inserisce nella revisione critica della teoria economica, soprattutto desìi schemi marginalistici. attualmente in corso. L'opera di Smith è ritornata attuale non certo, come pretendono alcuni, per la sua difesa dei meccanismi di mercato, e neppure forse per la sua critica dei consumi e dei ruoli improduttivi, quanto soprattutto per il metodo. A differenza della tendenza attuale a sviluppare costruzioni teoriche sofisticate su postulati sterili ed astrat¬ ti. Smith colloca la sua analisi dell'economia all'interno della intera realtà sociale del suo tempo, ricercando i collegamenti e le interdipendenze fra tutte le sue componenti. Bronislaw Mine LA NUOVA ECONOMIA POLITICA Feltrinelli, Milano 179 pagine, 2600 lire (g. br.) Scrìtto nel 1977 il libro è stato rifiutato dagli editori polacchi, nonostante Mine sia uno dei più autorevoli e conosciuti economisti polacchi. Se l'obiettivo dichiarato del libro è di fornire una concisa introduzione alla «nuova economia politica», non vi è dubbio che le parti più interessanti sono quelle nelle quali l'autore analizza i problemi e le insufficienze dei sistemi economici socialisti. La nuova economia politica, che vuole assurgere a nuovo paradigma della teoria economica, poggia sulla premessa che l'andamento dei sistemi economici non è determinato dalle variazioni nei prezzi di mercato, ma dalle funzioni obiettivo, cioè dalle decisioni di lungo periodo delle grandi organizzazioni e dello Stato. Nei Paesi socialisti, le difficoltà economiche derivano dalle divergenze fra la funzione obiettivo dello Stato, che è di lungo periodo, e quella delle imprese che è di breve periodo, ma che è soprattutto influenzata dagli interessi specifici dei dirigenti, che tendono a massimizzare le grandezze cui è collegato il loro potere e il loro reddito monetario. Il pregio maggiore del libro è di condurre l'analisi teorica all'interno di un lucido e severo esame della realtà sociale dei Paesi dell'Est, nelle differenziazioni e nelle sue contraddizioni. Le soluzioni proposte rifiutano, in conformità alla premessa fondamentale, ogni ricorso al mercato come possibile soluzione dei problemi economici dei paesi socialisti. Gustavo Ghidini PER I CONSUMATORI Zanichelli, Bologna 132 pagine, 2000 lire (g.br.) La tutela dei consumatori costituisce un grave neo nello sviluppo civile del nostro Paese. Le dimostrazioni sono inutili, poiché è dato dall'esperienza quotidiana di ognuno di toccare con mano le conseguenze dell'assenza, pressoché totale, di un sistema di orientamento e di difesa del con- cnmn Le colpe vanno ripartite, in parti uguali, fra molti. Alle imprese poco scrupolose nel rispetto dei propri clienti e troppo sovente della legge, si aggiungono la carenza totale dell'azione pubblica, l'insufficiente sensibilità sindacale alla tutela del salario al momento della sua spesa, la scarsa propensione al volontariato per fini strettamente civili. L'autore, che vive attivamente da anni il problema, presenta nella prima parte un quadro accurato, ma forzatamente sconfortante, della sorte del consumatore italiano. Sono analizzati la formazione delle decisioni di consumo e gli effetti della pubblicità, la formazione e il controllo dei prezzi, la qualità dei prodotti. Nella seconda parte è presentato un progetto complesso e articolato di riforma del sistema di protezione del consumo in Italia. In sintesi, un'ottima base di documentazione e di discussione un problema che coinvolge tutte le categorie di cittadini, dai primi agli ultimi gradini della scala del reddito.

Persone citate: Adam Smith, Gustavo Ghidini, J. S. Mill, Marx, Petty — Smith, Ricchezza, Schumpeter, Zanichelli