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società società Luisella Battaglia SOCIOLOGIA E MORALE IN EUGENE DUPREEL Angeli, Milano 292 pagine, 5000 lire (rosa giannetta) Luisella Battaglia, in questo saggio, analizza con rigore e lucidità l'opera sociologica del filosofo belga. Dupréel pone al centro della sua speculazione la problematica che ha travagliato e diviso sociologi e filosofi soprattutto negli ultimi decenni: quale dei due elementi, individuo o società, che formano il «tutto» bisogna modificare per cambiare il mondo. Su questo tema complesso si contrappongono due soluzioni: alcuni ritengono che per cambiare il mondo sia necessario privilegiare l'individuo; altri, la società. Nel suo percorso analitico-critico il filosofo belga, secondo l'autrice, cerca di proporre un metodo esplicativo ed_ interpretativo che esplori la realtà nella sua dimensione interumana é sociale. Dupréel tiene conto della complessità della vita morale al di fuori degli schemi riduttivi nei quali la tradizione filosofica l'ha circoscritta, mostrando come la moralità presuppone «i rapporti di una pluralità di coscienze aperte le une alle altre». Dupréel si oppone ad ogni teoria sociologica dicotomica che veda nella morale solo l'espressione di una fase determinata dell'evoluzione sociale. Nell'ottica dupréeliana, scrive la Battaglia, «ogni relazione interumana si rapporta necessariamente non solo a coloro che vi sono coinvolti, ma anche a una preesistente realtà sociale, che, rispetto ad essa, è dialetticamente condizionata e. condizionante». Quindi Dupréel propone per il progresso effettivo della vicenda umana una dialettica tra l'individuo e società, tra macrocosmo e microcosmo. Proposta non idealistica, ma realistica, se si tiene conto della dinamica che ha presieduto il processo storico, dove, in nome dell'individuo, si è prevaricata e schiacciata la società, e in nome della società si è soffocato ed annullato l'individuo. Georges Balandier SOCIETÀ' E DISSENSO Dedalo, Bari 308 pagine, 5000 lire (r. g.) Georges Balandier in questo libro, rivela le logiche e i miti che operano nelle diverse formazioni sociali, e sottendono i rapporti che regolano la riproduzione della specie. Per comprendere le dinamiche sociali che determinano l'evoluzione di ciascuna società, bisogna, secondo Balandier, che la sociologia tenga conto del campo teorico delle scienze antropologiche se si vogliono trovare risposte appropriate alle questioni che le diverse società odierne pongono circa il loro futuro immediato. L'antropologia del «dissenso» costringe a considerare la vita «interna» delle società, quella che si nasconde sotto le apparenze istituzionali, le forme e le formule «ufficiali». Essa riprende dal marxismo la sua esigenza dinamica e critica, dal freudismo il suo impulso alla ricerca sulle strutture e sui loro significati mascherati. Tenendo conto di questi metodi, Balandier analizza parecchi gruppi di indigeni africani, cogliendone le tensioni e le contraddizioni interne ai loro sistemi sociali, e ne spiega le trasformazioni, ed in alcuni casi, l'estinzione. La prima forma di rapporto e di disuguaglianza, quella fra i sessi, viene vagliata da Balandier e presentata come la base più profonda di tutte le relazioni ineguali, sottolineando, anche che essa è comune alla maggior parte dei gruppi del Terzo Mondo presi in esame.

Persone citate: Balandier, Battaglia, Georges Balandier, Luisella Battaglia

Luoghi citati: Milano