La storia del libro

La storia del libro La storia del libro R OMA — Dal 5 al 22 dicembre si è tenuta una "mostra, nella Biblioteca Vallicelliana di Roma, istituzione della fine del Cinquecento, dovuta a un munifico portoghese che lasciò il suo patrimonio a Filippo Neri: la mostra, esemplare, narra la storia del libro e della scrittura, dai primi segni tracciati su corteccia d'albero alla invenzionedella stampa e ai nostri giorni. Un libretto, curato dalla direttrice della biblioteca, professoressa Adriana Scolari Jesurum. racconta appunto, destinata ai ragazzi ma utile anche peri grandi, la vicenda della nascita del libro, in principio solo strumento aristocratico, poi diventato sempre più di uso comune, mezzo sovrano per la conservazione e la dif f usione del sapere. Libri rari e rarissimi, esposti sotto teche da cui ogni sera vengono ritirati per essere conservati in casse blindate, raccontano con la loro presenza fisica quello che le parole cercano di chiarire, sottolineando in modo speciale i meriti di coloro — erano studiosi, erano frati, erano artisti — che si sono dati cura, nei secoli passati, di conservare per i posteri. Come rimanere freddi davanti alla Divina Commedia tutta ricopiata a mano e illustrata dal Sangallo con disegni che, non tutti ispirati al poema, sono però momento di ispirazione, di riflessione, di svago, del grande artista? Questo libro, come gli altri, è esposto nel bellissimo saloncino Borromini, integro nei suoi arredi lignei. E un altro aspetto conviene segnalare. La Biblioteca Vallicelliana, rimasta intatta nel tempo, sfuggita allo smembramento operatosi in altre biblioteche dopo il 1870, è un luogo frequentato da specialisti. Una media di dieci persone al giorno. Anche quando è stato fatto qualche tentativo di inserimento in un quadro «diverso»»- di attività culturale, si è trattato pur sempre di mostre sofisticate, come quella dedicata al cardinal Cesare Baronio, le cui spoglie sono esposte nella attigua chiesa di Santa Maria in Vallicella. Questa volta, invece, come ha dichiarato la professoressa Jesurum, si è cercato di gettare un ponte fra la cultura specialistica e la scuola, e i giovani, la gente comune. Quel ponte, lo hanno passato in molti. g. m.

Persone citate: Adriana Scolari Jesurum, Borromini, Cesare Baronio, Filippo Neri, Jesurum

Luoghi citati: Roma