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arte arte L. Caruso (a cura di) FUTURISMO A NAPOLI Napoli, Colonnese, 115 pagine.2500 lire «Eccovi un simbolo: MARI NETTI. Pronunziatelo con eliche sventolanti nelle arcate dentarie»: esercizio difficilissimo anche in metafora. E' un tratto della recensione del futurista napoletano Emilio Buccafusca all'Aeropoema del golfo della Spezia di Marinetti, apparso sulla rivista napoletana Prima linea nel '35. Il volumetto, simpatico nel suo formato («I nuovi Lilliput» si intitola la collana) è una raccolta di testimonianze sul futurismo napoletano verso la metà degli Anni Trenta: scambi di lettere per iniziative di riviste, mostre, e testi quasi irrecuperabili (recensioni, poesie, disegni: Produzione varia di marchio futurista, insomma). Il suo merito è qui, in questa offerta di antiquariato per una storia del movimento futurista in questa e quella città, ma privo ormai di forza inventiva, di capacità di rottura. Ci sono gli spettacoli ROMORTATTILOLFATTIVI, la casa-macchina dello «strapittore» Mario Jappelli, l'esaltazione di Nietzsche (anzi NIETZSCHE, che «morì folle; una fine degna di lui..» e Mussolini che «ha ringiovanito l'Italia».

Persone citate: Colonnese, Emilio Buccafusca, L. Caruso, Mari Netti, Marinetti, Mario Jappelli, Mussolini, Nietzsche

Luoghi citati: Italia, Napoli