I buffi scacciati

I buffi scacciati I buffi scacciati Ranieri de' Caizabigi LA LULLIADE O I BUFFI ITALIANI SCACCIATI DI PARIGI a cura di Gabriele Muresu Bulzoni, Roma, 347 pagine. 7500 lire Auna menzione onorevole nei nostri annali letterari il Caizabigi ha diritto almeno per alcuni titoli: i libretti dell'Orfeo e Euridice e dell'.47ceste. che furono testi ideali per la riforma teatrale di Gluck: la Lettera a Vittorio Alfieri sulle sue prime tragedie, che al grande tragico sembrò il solo scritto «che uscisse da una mente critica e giusta ed illuminata-, e perciò prepose con una lunga sua risposta all'edizione definitiva di tutte le sue tragedie: la critica del teatro metastasiano. Sul poema in otto canti di ottave La Lulliade le notizie erano un po' vaghe, fondate sui non molti squarci che ne erano stati divulgati. Conservata in un manoscritto, probabilmente autografo, della Biblioteca Nazionale di Firenze, l'opera viene pubblicata integralmente solo ora con ampia introduzione e un fitto corredo di note a cura di Gabriele Muresu. Occasione della Lulliade fu la querelle des bouffons. scoppiata nel 1752 — quando il Caizabigi era in Francia —, in seguito ai trionfi riportati dalla compagnia di Eustachio Bambini con la recita della Serva padrona. Ma al resoconto degli accesi contrasti fra i sostenitori della musica italiana e i difensori della musica francese il Caizabigi dedica solo gli ultimi tre canti. Prima egli racconta la fortuna di Giambattista Lulli in Francia (canti I e II) e la dittatura che aveva preteso di instaurare nel campo della musica Jean-Philippe Rameau. Perciò la Lulliade è un'opera che si regge, piuttosto che su una trama narrativa organica, su pretesti e divagazioni, e non meno del poema in sé valgono le diffuse Annotazioni apposte ai singoli canti, che ne dilatano gli obiettivi polemici, facendo dell'opera del Caizabigi uno dei più mordenti pamphlets della rigogliosa letteratura satirica del Settecento. Ettore Bonora

Persone citate: Bulzoni, Ettore Bonora, Eustachio Bambini, Giambattista Lulli, Gluck, Philippe Rameau, Vittorio Alfieri

Luoghi citati: Francia, Parigi, Roma