storia

storia storia Roberto Celli STUDI SUI SISTEMI NORMATIVI DELLE DEMOCRAZIE COMUNALI SECOLI XII-XV I- PISA, SIENA Sansoni, Firenze 363 pagine, 10.000 lire (francesco volpe) Opera di solida erudizione e frutto di minuziose ricerche d'archivio, questo volume prende in esame il sistema delle fonti normative degli ordinamenti comunali di Pisa e Siena, ricostruendo buona parte delle strutture (organi di governò, ordinamento giudiziario, modalità di funzionamento degli organismi rappresentativi e cosi via), attraverso le quali si organizzava la vita comunale. Ricerche di quésto tipo rivestono molto interesse e ai fini di una migliore conoscenza dei primordi del travagliato cammino ' delle democrazie occidentali — che, pur «sema cadere nel mito delle origini», hanno innegabilmente avuto come archetipo il comune medioevale non meno che la polis green — e ai fini dell'individuazione delle lontane radici storiche di tanti problemi del nostro presente. La novità rappresentata dal hbro di Celli rispetto all'anteriore produzione di storia giuridica comunale (Sesta, Ermini, Galasso ed altri) risiede nel fatto che quest'ultima si caratterizza- va per la tendenza ad enunciare principi e a racchiudere la multiforme e complessa realtà dei comuni in formule universalmente valide, senza che a monte di tutto questo vi fosse una mole sufficientemente vasta di ricerche particolari; eCelliritàene pregiudiziali queste ricerche (e il suo studio è un esempio concreto e persuasivo in questa direzione) ad ogni tentativo serio di analisi organica degli ordinamenti dei comuni. E' per questo che l'autore, in questo primo volume della sua ricerca, si è giovato delle teorizzazioni metodologiche di Marc Bloch e di Lucien Pebvre, a preferenza di tecniche d'indagine di stampo marxista o strutturalista. Queste ultime, come Celli stesso precisa nell'introduzione, saranno semmai suscettibili di più fruttuosa applicazione nel tomo terzo e conclusivo, •allorché il dive- nire della realtà fenomenica sarà stato tutto portato alla luce e. potranno dunque essere impostati processi di comparazione e di sintesi». Celli, ih ultima a^aiì-sV ritiene •imprudente è con' traddittorio» per chi intende pervenire ad un grado superiore di verità fondarsi su una conoscenza analitica inesatta e incompleta. Ludovico Gatto VIAGGIO INTORNO AL CONCETTO DI MEDIOEVO Bulzoni, Roma 190 pagine, 4600 lire (g.g. merlo) Un vivace viaggio attraverso sei secoli della cultura europea si potrebbe definire il volume di Gatto. Un medievista si chiede quando è nato e come si è sviluppato il «concetto di medioevo» e qual è l'atteggiamento nei confronti dell'età di mezzo nelle varie epoche e nei vari ambienti culturali. Ecco allora in rapida successione sfilare davanti agli occhi del lettore personaggi più o meno illustri, scuole più o meno famose che in molti modi si sono rivolti alle vicende medievali: da Dante e Petrarca, da' Guicciardini a Machiavelli, dà Baronie a Muratori, dai Maurini ài Bollendisti, da Keller a Voltaire, e cosi via fino ai giorni nostri. Pienamente giustificata risulta dunque l'espressione che fa da sottotitolo: •Profilo di storia della storiografia medievale». . Certo, il lungo periodo considerato e la dimensione europea della problematica affrontata costringono l'autore ad una certa rapidità: tale caratteristica permette comunque ai non specialisti di prendere contatto con il mondo della medievistica contemporanea e delle sue radici culturali anche più antiche. Un contatto ormai libe. rato, speriamo definitivamente, da quei «pregiudizi» che costringevano all'immagine di un'età di mezzo staticamente «buia», di fronte invece ad una società che si dimostra, nel procedere delle ricerche, sempre più vivace e dinamica. Salvatore Carbone IL POPOLO AL CONFINO. La persecuzione fascista in Calabria Lenci, Cosenza 580 pagine, 12.000 lire (liana milella) Un volume d'archivistica che raccoglie 426 schede biografiche di confinati politici in Calabria negli anni 1926-1943, con l'intenzione di compilare non solo un accurato inventario, con una funzione strumentale, ma di proporre •una raccolta di fonti, la più ampia possibile, che possa consentire di scrivere la storia dell'opposizione al regime degli umili che lottarono contro il fascismo e soffrirono in carcere e al confino». Carbone è convinto che 1 ' ar c hi vis t ica sia una disciplina autonoma: e le sue schede non sono un incolore insieme di dati, ma tendono a ricostruire una sintesi biografica, inserendo singoli personaggi nel quadro dell'antifascismo. Nell'introduzione l'autore traccia un'analisi della personalità di alcuni confinati, soffermandosi soprattutto sugli «umili» che per motivi spesso banali scontarono anni di confino, mentre le famiglie pativano la miseria. Emerge la capacità e la volontà di lottare della gente «senza storia», che rappresenta una opposizione livellata, ma non per questo meno incisiva, al regime. Il volume è corredato di nove indici (per località di nascita, residenza, confino, per condizione politica, sociale, per età, ben 176 pagine): utile strumento di consultazione e frutto di un attento processo selettivo. Pasquale Coppola GEOGRAFIA E MEZZOGIORNO La Nuova Italia, Firenze 192 pagine, 2500 lire (l m.) Una rassegna delle interpretazioni formulate sulla questione meridionale e un esame dell'attuale rapporto Nord-Sud: questo il hbro di Coppola, che non intende fornire nuove chiavi di lettura sul Mezzogiorno, ma limitarsi a tratteggiarne un quadro dall'Unità ad oggi. Il volumetto fa parte della collana «Strumenti», che offre informazioni per un primo approccio ad un argomentò. * Coppola ripercorre le tappe della politica meridionalistica (riforma agraria, creazione della Cassa per il Mezzogiorno, tentativi di industrializzazione, progetti speciali, urbanizzazione forzata con intenti speculativi) e prende in esame i problemi strutturali dell'emarginazione del Sud: emigrazione, spopolamento, carente scolarizzazione e vuoto culturale. La mancanza di una «geografia dello sviluppo», in grado di recuperare la coscienza della dimensione sociale e l'errato ruolo del geografo, destinato, come « tecnico » ad avallare le scelte di altri e come ■■politico» a spogliarsi del suo habitus scientifico, hanno contribuito ad aggravare, secondo l'autore, la regressione socio-economica del Mezzogiorno. All'introduzione Coppola fa seguire un'ampia e aggiornata bibUografia e un'antologia di scritti sui problemi del Sud. Giampaolo Venturi EPISCOPATO CATTOLICI E COMUNE A BOLOGNA (1870-1904) Istituto per la Storia di Bologna, 342 pagine s.i.p. (alessandro zussini) Quando, nel 1904, Vittorio Emanuele III si recò in visita a Bologna, gU accadde di affacciarsi al balcone del palazzo comunale accanto al sindaco deUa città ed all'arcivescovo, U cardinale Domenico Svampa, Quell'apparizione del cardinale accanto al re e al primo cittadino deUa sua città acquistò allora e conservò poi, un significa o emblematico. Fu il simbolo della fine dell'opposizione cattolica ottocentesca e dell'inizio di quell'epoca di conciliazione silenziosa che ebbe quali massimi protagonisti Giolitti e Pio X. L'episodio fu tanto più significativo perché avvenne in una città che era stata la seconda dello Stato pontifìcio e sulla quale, come su Roma, anche se con qualche sfumatura diplomatica, il Vaticano non aveva mai mostrato di voler rinunciare ai suoi legittimi diritti. B cardinale Svampa era quindi apparso al balcone con colui che, sul piano giuridico, era ancora conside- rato, dalla più tenace intransigenza cattolica, un usurpatore. Con questa vicenda si conclude U bel volume che.Venturi ha dedi-. cato alla storia dei rapporti fra potere civile e potere ecclesiastico, cattolici e forze laiche, nel capoluogo emiliano nel periodo compreso fra Porta Pia e U 1904, Tanno deUa prima partecipazione autorizzata dei cattolici aUe elezioni politiche a sostegno deUe forze moderate. Molte città italiane possono invidiare a Bologna una collana dedicata alla storia locale come queUe in cui £ • stata pubblicata questa ricerca. U volume di Venturi trascende tuttavia l'interesse per i fatti strettamente bolognesi, pur minuziosamente ricostruiti, grazie ad una costante attenzione al panorama poUtico generale. I contrasti fra cattolici e , liberali, assai vivi soprattutto intorno alla questione dell'insegnamento del catechismo neUe scuole comunali (abolito nel 1868 e ripristinato nel 1895), sono esaminati in una più ampia visione che trascende la problematica locale. Dall'opera emerge anche che a Bologna, come probabilmente altrove, le posizioni fra gU schieramenti cattolico e liberale erano in genere, salvo momenti di particolare tensione, assai più sfumate ed elastiche di quanto comunemente si creda.