II grafico Steiner

II grafico Steiner Lo ricorda una mostra itinerante II grafico Steiner Atre anni dalia scomparsa di Albe Steiner (morì a R affaci ali il 17 agosto 1974) gira per l'Italia una mostra, promossa dal Comune di Milano e dalla Regione Piemonte, che raccoglie e dispone «a isole», ossia per argomenti e per generi, l'enorme mole di lavoro sviluppata dal grafico milanese. Sarà aperta da giovedì 3 novembre a Torino, alla Promotrice Belle Arti; si trasferirà poi a Roma, a Bologna, a Urbino e approderà infine in Messico, dove Steiner lavorò nel 1946-47. La mostra, di fatto, è allestita dalla vedova di Steiner, signora Lica. E' stata lei a ordinare il materiale e a disporlo secondo un ordine didattico, per indicare le fasi di lavoro che Steiner attraversò. Lo scopo, quindi, non è di riproporre la figura di un artista per riqualificarle ; ma di chiarire il significato reale del termine «grafica» e di sottolineare il senso che Steiner attribuiva a questa espressione. L'iniziativa dovrebbe preludere a -una «Fondazione Steiner», con sede a Milano. Steiner pensava che non si può giungere all'elaborazione grafica di un argomento o di un'idea senza prima averli conosciuti in tutti i loro aspetti. Applicò questo principio a tutte le opere cui mise mano. Non gli importava di doversi occupare di giornali, di libri, di prodotti industriali, di padiglioni fieristici, o di grandi magazzini. Molti ricordano l'impostazione grafica che diede al Politecnico di Vittorini, così essenziale e anticipatrice. La rivista aveva una fisionomia inconfondibile, così come lo sarebbero diventati gH altri giornali disegnati da Steiner, quali Milano Sera, all'indomani della guerra, Note fotografiche, Radiofoto, Cantieri, Casabélla, Domus, Edilizia Moderna, Utopia, L'erba voglio, Noi giovani (che non vide mai la luce) e molte altre riviste culturali e di settore. Si deve a Steiner l'impostazione grafica di alcune riviste della Feltrinelli (Ctnema nuovo, L'indicatore EDA, L'illustrazione scientifica) e di varie collane, fra cui l'Universale Economica. L'artista collaborò con Einaudi alla realizzazione della «Biblioteca Politecnico». Curò pagina per pagina un libro scolastico scientifico sperimentale della Zanichelli; lavorò con l'editore Vangelista, per il quale curò le collane d'arte, della Resistenza e della saggistica. C'era, nel suo lavoro, il senso di una profonda meditazione e il frutto di molteplici incontri fra cui, importantissima, la collaborazione con Hannes Meyer, ex direttore della scuola Bauhaus. Si può dunque capire perché Steiner non facesse differenze fra una pagina di libro, un manifesto politico e la confezione, il marchio, gii stampati di un prodotto industriale, o. g.

Luoghi citati: Bologna, Comune Di Milano, Italia, Messico, Milano, Piemonte, Roma, Torino, Urbino