classici

classici classici Giovan Battista Golii OPERE Utet, Torino Collana «Classici italiani» 931 pagine, 18.000 lira (mario pozzi) La chiarezza e vivacità dello stile, l'invenzione di felici strutture espositive e il buon senso che semplifica i problemi e vuol mettere alla portata di tutti la scienza e la cultura, hanno assicurato al Capricci e alla Circe di Gelli il favore di un vasto pubblico. Ma se è lecito leggere queste opere con abbandono, magari sorprendendosi piacevolmente per la scoperta di temi ancora attuali (la contestazione dei «baroni universitari» per esempio, o la condanna del latino come strumento di classe), una lettura impressionistica non rende ragione delle tensioni, dei problemi irrisolti, della ricca e varia cultura dalla quale grazie a un genuino istinto d'artista sono nati due dialoghi cosi freschi e apparentemente spontanei Rivolgendosi al vasto pubblico delle persone colte, Maestri, curatore dell'opera, pur arricchendo di nuove note il commento compiuto da Ireneo Sanesi nell'edizione delle Opere gelliane dei «Classici italiani» della Utet (1952) che questa nuova sostituisce, ha creduto di non dover «gravare il testo d'indigesta erudiziene». Un buon contributo a una migliore conoscenza degli interessi culturali di questo artigiano innamorato del sapere, lo ha comunque fornito aggiungendo alle opere già pubblicate da Sanesi (La sporta, I capricci del bottaio, La Circe, il Ragionamento sulla lingua, Lo errore, la lezione sulla canzone Vergine bella di Petrarca) un'ampia e ragionata scelta di letture dantesche, che costituisce il carattere più originale di questa edizione.

Persone citate: Collana, Gelli, Giovan Battista, Ireneo Sanesi, Petrarca, Sanesi

Luoghi citati: Torino