teatro
teatro teatro Lamberto Trezzini GEOGRAFIA DEL TEATRO Bulzoni, Roma, 234 pagine, 6000 lire - (piero verona) Un completo rapporto sul teatro italiano d'oggi Nelle prime pagine Trezzini traccia, piuttosto succintamente, l'itinerario dei nostri commedianti dalla fine secolo all'ultimo dopoguerra. Allora contava unicamente la figura del capocomico che accentrava in sé le caratteristiche del primo attore, del direttore artistico, del gestore economico. Successivamente, sono venute in luce la personalità del regista come responsabile della messinscena, il concetto del teatro come pubblico servizio e la ricerca d'un pubblico nuovo. Negli Anni Settanta l'organizzazione oscula tra compagnie a carattere privato e teatri stabili, con i fugaci interventi delle cooperative e degli sperimentatori I vari fenomeni tendono a confondersi per le insufficienze di legge e per la piaga dei con¬ tributi: delle prime tutti cercano di approfittare, ai secondi nessuno vuole rinunciare. Qui la prosa di Trezzini, volutamente fredda e quasi asettica, prende notevole vigore. Dall'esame di circolari e leggine si comprende come Eduardo De Filippo urlasse con ragione nel '59 che la posizione dello Stato nei confronti del teatro ricordava in peggio quello del defunto Stato fascista: «...Stato tirannico, che per sembrare mecenatesco e liberale non esita a fare il più largo uso dell'ipocrisia e della corruzione...». La situazione non è mutata di molto. Basta scorrere lo statuto dell'ente teatrale italiano, massimo circuito della nostra prosa, per trovare riferimenti al Minculpop" e al P.N.F. Enio Gea IL SIONISTA Giardini, Pisa 127 pagine, 3000 Ire (r. c.) Il sionista è la biografia, resa sotto forma di dramma in un prologo e tre tempi di David Ben Gurion, uno dei protagonisti del risorgimento ebraico in Palestina e padre fondatore dello Stato d'Israele. L'autore del dramma è Enio Gea. toscano, giornalista, romanziere e commediografo; i disegni che illustrano e corredano il testo sono di Daniel Schinasi, pittore noto soprattutto in Italia e in Francia e che attualmente ha iniziato a rappresentare graficamente il Vecchio Testamento. Come gran parte del teatro moderno, questa è un'opera di contenuto più che di forma: Gea è impegnato a mostrare la forza del millenario desiderio ebraico di rifondare uno Stato, il difficile e sofferto ' cammino verso questa meta. H risultato ultimo risente delle attrazioni di due poh contrastanti: desiderio di spiegare e far conoscere la storia e tentativo di dare a questa sostanza una mediazione drammatica e letteraria. Ne conseguono squilibri narrativi e qualche pagina troppo erudita e didascalica, riequilibrata tuttavia da momenti di ampio respiro in cui il dramma è condotto con abilità e tensione. 55 ■5 a a» CD f I a •8 m I m e m ■ &6ésZ2kzJ& V, i ■ i ii ■ W-
Persone citate: Daniel Schinasi, David Ben Gurion, Eduardo De Filippo, Trezzini
Luoghi citati: Francia, Israele, Italia, Palestina, Pisa, Roma
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