Curioso in Fiera

Curioso in Fiera Curioso in Fiera FRANCOFORTE — In fondo, non è molto diverso dall'andare a rovistare tra i bouquinistes del Lungosenna o di Porta Venezia. Solo, qui gli autori sono piuttosto vivi e qualcuno si aggira anche in carne ed ossa; al posto del vecchietto malandato ci sono segretarie biondastre e stuoli dipress-agents. Per il resto, si va avanti anche qui col fiuto e l'ansia del bibliofilo, tra i vicoli e le piazzette candide di questa città, i pantheon dei santoni e le capannóne di frasche de gli effimeri, un negozio da barbiere (lo stand di Hachette) e la cappellina della Costa d'Avorio, dove un maestoso negro legge da solo, immobile come una statua, ad alta voce. Si scopre che gli anglosassoni continuano a sfornare le opere più patetiche su Venezia e le più belle biografie di personaggi a noi totalmente sconosciuti, mentre quelle di Sade hanno ormai superato dappertutto il livello di guardia. Le collezioni d'arte, a loro volta, rendono sempre amabili, nella loro minore bellezza, i Rembrandt e gli Altdorfer originali. Molto meglio la Grecia, con certe edizioni stile Sonzogno 1920, e l'ardito padiglione australiano popolato di canguri e pellicani. In uno stand inglese, la raccolta anastatica dei Pescatori di Chiaravalle che faceva Samuel Pepys per le strade di Londra; il messale della Chiesa ortodossa tradotto da Fa ber and Faber; un dizionario etimologico dravidico della Oxford University Press, con cinquemila voci. Da Fayard una Storia, leggende, misteri e amori dei topi illustrata; presso un editore austriaco, una Storia del Voralberg, in tre tomi di duemila pagine ; di difficile consultazione, una enciclopedia finlandese in dodici volumi, piena soprattutto di paesaggi. Eviterei VAnthropologie de la mort di Payot, con in copertina un teschio e ossa deterrenti come quelle sulle bandiere dei pirati e sui pah della luce. Invece vorrei controllare la resa dei Carmi (Osszes) di Properzio in un lihriccino ungherese; e cosa si dirà in quel Leonardo e Renoir illustrati, di un editore giapponese? Notevoli i posters con Marilyn Moriroe. Quando, dalle 9 del mattino, vengono le 3 del pomeriggio fra ondate di dépliants, grandini di copertine in pelle di plastica e trombe d'aria condizionata sotto il tiro dei mitra che presidiano i Talmud del padiglione israeliano, si sente il bisogno di correre alla casa di Goethe, col suo cortiletto abitato da un tiglio solingo e una biblioteca di forse duecento volumi: Le meraviglie della natura. Le tragedie di Shakespeare, Passeggiate romane..., e Lui sotto vetro, che. ritratto in veste da camera, sembra Napoleone ad Austerlitz. Chissà cosa risponderebbe se gli chiedessimo i diritti di traduzione delle Affinità elettive. Cario Carena

Persone citate: Carmi, Faber, Goethe, Marilyn Moriroe, Rembrandt, Renoir, Samuel Pepys, Shakespeare, Sonzogno

Luoghi citati: Austerlitz, Chiaravalle, Costa D'avorio, Fayard, Grecia, Londra, Venezia