Classici del ridere e Reali di Francia

Classici del ridere e Reali di Francia La Bietti si rilancia con il catalogo della Formiggini Classici del ridere e Reali di Francia R| OMA — A cento anni dalla fondazione la ìietti lascia Milano e si trasferisce a Roma: un trasloco che può fornire un elemento nuovo al dibattito di questi mesi sulla crisi culturale, vera o presunta, della metropoli lombarda. Per di più la Bietti va nella capitale non soltanto perché ci sono romani nel gruppo finanziario che l'ha rilevata ma, ad ammissione dello stesso nuovo direttore Edoardo Marietti, anche •per essere più vicina agli autori che contano». La nuova sede è nel quartiere Prati, in via Crescenzio 58 (i telefoni sono il 318573 e il 3581416), mentre a Milano resta un ufficio commerciale. Marietti era responsabile della filiale romana degli omonimi editori torinesi. Presidente e amministratore delegato è Pietro Fatello, il commercialista che ha trattato con il liquidatore : la Bietti, nel giugno del '76 aveva cessato l'attività, anche perché gravata da una rete commerciale spropositata (una decina di filiali) messa in piedi dalla gestione dei Vismara, azionisti del Credito Artigiano. Era l'ultimo atto di una parabola in discesa, iniziata dai tempi in cui un tipografo milanese aveva acquistato la casa con un buon catalogo popolare e per prima mossa aveva ceduto alla Zanichelli il dizionario italiano Zingarelli, uno dei pilastri commerciali dell'editrice. H gruppo che ha rilevato la Bietti e l'ha trasportata a Roma fa capo, oltre che a Marietti e a Fatello, a un gruppo di professionisti padovani e alle compagnie di assicurazione De Besi e Prudential. I nuovi responsabili intendono rilanciare la produzione con nuove collane e con il repechage metodico nel vecchio catalogo: la Bietti ha i diritti di tutto Wodhouse e una serie di romanzi popolari ottocenteschi che ne fecero le antiche fortune: da Ireali di Francia al Guerrìn Meschino alla Monaca di Monza, Il Ponte dei sospiri, Le avventure di Rocambole. Si punta molto anche sui titoli della famosa «Collana umoristica», una delle prime ad uscire in Europa, e su quelli de «D picchio» che fu tra gli antesignani dei pocket di oggi. Inoltre, largo spazio alla tradizionale produzione per i ragazzi ai quali la nuova Bietti non proporrà soltanto favole e classici in edizione ridotta. Ma anche collane scolastiche e parascolastiche per le quali si stanno reclutando collaboratori prestigiosi. La rete di vendita scolastica sarà autonoma rispetto a quella della varia: in ogni caso l'editrice ha rinunciato alla costosissima distribuzione in proprio e farà ricorso ad agenti locali e ad alcune agenzie in proprio. Infine (notizia ghiotta per i bibliofili) torneranno in circolazione i titoli del vecchio, glorioso catalogo della Fornùggini. Proprio in questi mesi Riccardo Franco Levi, editore di Modena, ha pubblicato la Storia della mia casa editrice scritta da Angelo F. Formiggini che nel 1938 si gettò dalla Ghirlandina come tragica protesta contro le leggi razziali adottate da quel fascismo cui, spinto da passione patriottica, aveva in buona fede aderito. La Formiggini Edizioni fu creata nel 1908 a Bologna per emigrare via via a Modena, Genova, Roma (dal 1916) ed estinguersi con la morte del fondatore. Óltre ai libri, pubblicava anche riviste tra cui •L'Italia che scrìve» che contò molto nella cultura italiana. Anche là Fonnlggini, come la Bietti, aveva puntato molto sull'umorismo con la collana «I classici del ridere». Alcuni di questi titoli verranno ristampati, assieme a altri tratti dai «Profili, degli scrittori illustri: volumetti affidati a grossi nomi (per i problemi religiosi, ad esempio, la Formiggini ebbe Buonaiuti) che entrarono come testi in moltissime scuole suDeriori dell'epoca. v. m.

Persone citate: Angelo F. Formiggini, Buonaiuti, Edoardo Marietti, Marietti, Riccardo Franco Levi, Vismara, Zanichelli