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I sette dell 'Apocalisse I sette dell 'Apocalisse JEAN-MARIE BENOIST - Nato nel 1942, allievo dell'Ecole Normale, ordinario di filosofìa, assistente di ruolo al Collège de France. Ha pubblicato Marx est mort (Gallimard, 1970), La Revolution structurale (Grasset, 1975), Tyrannie du Logos (Minuit, 1975), Pavane pour une Europe defunte (Hallier, 1976). JEAN-PAUL BOLLE - Nato nel 1939, laureato in lettere e filosofia. Insegna all'Ecole des beaux-arts. Ha pubblicato Le Désir de revolution (Grasset, 1972), Voies d'aecès au plaisir (Grasset, 1974), Le Myope (romanzo, Grasset, 1974), Haine de la pensée (Hallier 1976). ANDRE' GLUCKSMANN - Nato nel 1937, assistente di ruolo di filosofìa, ricercatore al C.N.R.S. Ha pubblicato Le discours de la guerre (L'Heine, 1967, II ed. 1974), 1968: Strategie et Revolution en France (Bourgois), La Cuisinière et le Mangeur d'hommes (Seuil, 1975), Les maitres penseurs (Grasset, 1977). CHRISTIAN JAMBET - Nato nel 1949. Assistente di ruolo di filosofia. Insegna a Auxerre. Ha pubblicato con Guy Lardreau, l'Ange (Grasset, 1976), Apologie de Platon (Grasset, 1976). GUY LARDREAU - Nato nel 1947. Assistente di filosofia. Insegna a Auxerre. Ha pubblicato Le singe d'or (Mercure de France, 1974), con Christian Jambet, l'Ange (Grasset, 1976). BERNARD-HENRY LEVY - Nato nel 1949. Allievo dell'Ecole Normale, ordinario di filosofia. Dirige, per le edizioni Grasset, le collane « Figures », « Théoriciens » e «Enjeux». Ha pubblicato La barbarie à visage humain (Grasset, 1977). PHILIPPE NEMO - Nato nel 1949. Allievo dell'Ecole Normale. Insegna a Parigi. Ha pubblicato L'homme structural (Grasset, 1975). Veniva incluso in questo gruppo anche Michel Guérin, nato nel 1946 e assistente di ruolo di filosofia, autore di Nietzsche, Socrate heróique (Grasset, 1975), del romanzo Les compagnons d'Hélène (Hallier, 1977) e di Lettres à Wolf (Grasset, 1976). Ma Guérin, in una lettera pubblicata su Le Monde, ha dichiarato di non avere nulla in comune coi « nuovi filosofi ». « Meglio farmi tacere, ha detto, che farmi parlare una lingua che non è mia».