poesia

poesia poesia Aleksandr Blok POESIE, Newton Compton, Roma, 224 pagg., 1800 lire. (serena vitale) L'opera di Blok è la più alta e rappresentativa espressione poetica di un clima storico e culturale (il primo Novecento russo) nel quale, più drammaticamente che in qualsiasi altra parte d'Europa, maturarono quei sintomi di rivolta contro il vecchio mondo che sul piano della prassi politica portarono, tra temporanei successi e disfatte, alla vittoriosa svolta della Rivoluzione d'Ottobre. Insieme con i suoi compagni di fede (non è solo una metafora: la seconda generazione, del simbolismo russo, cui Blok appartiene, visse la propria esperienza culturale come militanza di fede nell'avvento di un mondo spiritualmente rigenerato), Blok attraversò le incertezze e i conflitti di quell'epoca, esprimendone dubbi, trasalimenti, ansie in una poesia che restò un punto di riferimento costante anche per le avanguardie che nacquero dopo (e contro) il simbolismo. Questa nuova antologia della lirica blokiana presenta accanto al merito di offrire una scelta esaustiva di uno dei più affascinanti e tragici «diari in versi» della nostra epoca, non pochi difetti. Si va dalla presentazione di copertina che, con¬ trabbandandola come 'la più alta espressione poetica dell'epopea rivoluzionaria russa» (la poesia di Blok è quanto di più lontano si possa immaginare dall'epopea rivoluzionaria, né cronologicamente coincide con essa, a parte il lacerato misticismo quotidiano dei Dodùn), tende evidentemente e scorrettamente a un facile richiamo pubblicitario, fino alle traduzioni, la cui mediocrità senza infamia e sènza lode riesce a dar ragione, solo dei contenuti, elùdendo quei valori ritmico-musicali che costituiscono la caratteristica forse più duratura della lirica blokiana. André Breton POESIE Einaudi, Torino, Collana Gli Struzzi, 250 pagine, 2800 lire. (sergu) eoppi) In questi ultimi anni l'attenzione dei critici attorno alla figura di Breton si sta spostando dall'operatore culturale, all'opera creativa vera e propria. Chi ci guadagna, nell'operazione, è indubbiamente l'autore, il quale, se perde l'aureola dell'indiscusso capo carismatico dispensatore di scomuniche e beatificazioni, vede però ricostruita la sua personalità d'artista. La conferma viene dalla rilettura di questa ristampa, a dieci anni di distanza, delle Poesie, che ci presentano un poeta non soltanto tormentato dall'istanza di concretizzare nella parola il suo mondo onirico o le pulsioni dell'es, ma un creatore vero, dotato di una fantasia ricchissima e padrone del mestiere in modo tale da potersi permettere qualsiasi gioco con le immagini. E' un libro essenziale per documentare l'itinerario della poesia moderna, da Rimbaud ai giorni nostri. Ci troviamo di fronte a un Breton che abbandona il gioco scopertamente gratuito dell'automatismo verbale, per sfruttare tutte le risorse che la retorica tradizionale gli mette a disposizione. Ma anche se il tessuto di immagini a volte si complica in trame fittissime e baroccheggianti, esso rimane costantemente illuminato dalla colata di metafore che sembra non volersi mai arrestare e si alimenta continuamente nel magma dell'inconscio. Né mancano i momenti nei quali la tensione si allenta e la poesia diventa atto liberatorio per l'autore e per il lettore. Nat Se ammacca NUOVE LIRICHE Celebes,Trapani, 62 pagine, 1500 lire. (chiara rabitti) Poeta, narratore, saggista, animatore dell'àntigruppo siciliano, traduttore di Martin Luther King, di Lawrence Ferlinghetti e dei lirici scozzesi contemporanei, Nat Scammacca è l'autore di queste poesie presentate da Enzo Bonventre. Si tratta di una ventina di composizioni bilingui, che si fronteggiano sulle pagine - di questo volumetto senza che si possa distinguere il testo dalla traduzione, la forma poètica originale dal suo successivo adattamento ad un diverso, se non estraneo, mezzo linguistico. In effetti ogni lirica «è» due Uriche distinte ed in qualche modo complementari, dove il poeta, figlio consapevole ed mtelUgente di due culture, si esprime sfruttando contemporaneamente le possibilità e gli effetti di due lingue, con risultati alterni e suggestivi « Un siculo americano che vuol essere siciliano ritornando alle sue tradizioni», si è recentemente autodefinito Scammacca. Ed egli è veramente un siciliano •coming back to the Island / after three generations»: le sue poesie portano calore e violenza, e, pur rientrando con' orgogliosa sicurezza nella tradizione siciliana, contribuiscono ad estendere ed arricchire il già ampio e complesso orizzonte.

Luoghi citati: Europa, Roma, Torino, Trapani