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religioni religioni Antonio Riboldi I MIEI 18 ANNI NEL BEUCE Cittadella, Assisi Collana Testimonianze e denuncia 171 pagine, 2000 lire (aldo bodrato) Gennaio '68; febbraio '76: sono due date chiave nella vicenda emblematica del Beli ce. Rappresentano le tappe fondamentali di una comunità che ha saputo affermare, al di là della sofferenza e dell'abbandono, la propria dignità e il prò prio diritto alla vita. Tra queste due date, quella del terremoto che ha distrutto il Belice e quella del « viaggio della speranza», che ha visto una sessantina di scolari portare a Roma il grido di rivolta di settantamila baraccati, si sviluppa il racconto di questo libro. L'autore, parroco di S. Ninfa, vi ripercorre la sua esperienza pastorale, alla ricerca del filo conduttore del proprio difficile impegno di realizzazione, sempre più concreta e sofferta, del cristianesimo. Dalle prime delusioni per l'im¬ patto con una realtà sociale profondamente segnata dalla diffidenza verso la Chiesa fino alla sconcertante scoperta di essere diventato, lui parroco, il portavoce dei bisogni più essenziali della propria gente, il cammino è lungo e non privo di contraddizioni. Merito di queste pagine è saperlo illustrare con sincerità ed immediatezza. Esse* ci fanno toccare con mano come una comunità umana cresca col crescere della coscienza dei propri diritti e doveri politici e sociali, e come la Chiesa risponda alla sua missione nel momento in cui diventa « cuore » di tale comunità e si fa carico dei suoi problemi, inserendosi in essi col fermento di evangelica libertà ed amore. Bruco Kenrick PARROCCHIE NELL'ALTRA EACCIA DELL'AMERICA Jaca Book, Milano Collana « Gii non ancora » pocket, 271 pagine 2800 lire (a. b.) Si parla insistentemente oggi della crisi che colpisce le grandi me- tropoli dell'occidente, diventate ingovernabili ghetti di miseria e di sovraffollamento. E' l'esplodere di un fenomeno che matura da anni, con la progressiva degradazione umana e culturale dei quartieri popolari ed il loro contemporaneo espandersi territoriale. All'avanzare della povertà corrisponde, infatti, il ritrarsi delle grandi istituzioni sociali, comprese quelle religiose, che lasciano le aree conquistate dalla miseria per seguire i ceti benestanti nei quartieri residenziali. Ecco lo sfondo storico sociologico nel quale si colloca l'esperienza pastorale presentata dall'autore. Egli ci parla di un piccolo gruppo di giovani pastori prò testanti che, posto di fronte alla scoperta della to tale scristianizzazione di East Harlem, una delle zone più povere di New York, tenta, a partire dal 1948, un nuovo tipo di azione pastorale. La storia della loro lotta, contro l'indifferenza della popolazione cosmopolita di questo quartiere fatiscente e contro le resistenze dei tradizionali canali di penetrazione religiosa, è narrata con immediatezza e senza eccessivo spirito apologetico. Molto significative sono le riflessioni sull'esperienza di impegno po litico e sociale delle nascenti comunità cristiane; come sono interessanti gli elementi di autocritica espressi sulla conduzione autoritaria delle nuove parrocchie e sulla ricerca di una reale democratizzazione della loro vita.

Persone citate: Antonio Riboldi I, Harlem

Luoghi citati: Assisi, Cittadella, Milano, New York, Roma