Se il cattolico diventa rosso

Se il cattolico diventa rosso Se il cattolico diventa rosso Autori vari I CATTOLICI E LA SINISTRA dibattito aperto Cittadella, Assisi 186 pagine, 2400 lire IL problema, a metà degli A>nni Quaranta, nemmeno si pose. La de ebbe una sorta di procura generale a rappresentare la chiesa italiana nel mondo profano, che era" quello pacificato dal concordato fascista ma pur sempre al di là del Tevere, colpa gravissima per chi non aveva ancora perdonalo a Cadorna la breccia di Porta Pia. Scomparvero così tutti quei movimenti di cattolici che, nel dare una valenza della fede spostata a sinistra, compivano un'operazione altrettanto indebita di quella compiuta da De Gasperi. Democristiani, cristianosociali (Bruni), comunisti cristiani (Balbo e Rodano) pretesero ugualmente di costruire un progetto di società che fosse una trasposizione della fede sul piano ideologico, quasi che il Vangelo fosse un testo di economia politica. E' l'« eresia » politica e teologica che compiono ancora, di questi tempi, da una parte i Cristiani per il socialismo e dall'altra Comunione e Liberazione per i quali la dottrina si fa ideologia e dà ricette più o meno valide per risolvere i problemi dell'importexport. Per la De il discorso è diverso. La De sembra ormai un partito moderato che, per puro accidente, si 'dice cristiano. Almeno questo è il parere di tanti che hanno raggiunto questa convinzione: è diffìcile essere, contemporaneamente, cristiani e democristiani. Che cosa era successo agli inizi del dopoguerra, tra il 1945 e il 1946? Si era assunto — come dice molto bene Raniero La Valle — un soggetto popolare presistente e gli si era attribuito un progetto politico .In generale si procede diversamente: si assume un progetto di società e di Stato e perciò si diventa liberali o socialisti. Invece, secondo l'ideologia del cattolicesimo politico, i cattolici, in quanto tali, sono stati chiamati a realizzare un progetto che viene etichettato come cattolico. In verità non esiste uno specifico cristiano, tutta la realtà infatti si muove su due linee — la liberale e la socialista — che possono convergere, incontrarsi, viaggiare parallele e che possono attraversare molte aree, anche quella dei cristiani e degli uomini di fede. Questo rovesciamento (prima i cattolici, poi il progetto) fa sì che i cattolici parlino raramente dei problemi del Paese come problemi della società intera, ma parlino sempre dei cattolici, della questione cattolica, della storia dei cattolici. Essi sanno bene che — nel loro caso — il soggetto dell'azione politica è più importante del « che fare », essi sentono che è stata compiuta nei loro confronti una alienazione totale della loro capacità di giudizio, della loro possibilità di fare politica, di scegliere e « si parlano addosso » perché sanno che i problemi italiani sono come surgelati dalla questione propedeutica ad ogni soluzione, cioè dalla messa in libertà delle masse cattoliche, dalla.loro uscita di minorità. Raniero La Valle fa un confronto fra i cattolici italiani e gli ebrei: Israele — dice — non è altro che un soggetto religioso che, attraverso la mediazione di una ideologia politica si costituisce in potere politico e si identifica con lo Stato. Lo stesso è avvenuto in Italia con una operazione totalizzante: il soggetto religioso è diventato partito ed ha occupato lo Stato. Non sfugge perciò l'importanza della questione cattolica in Italia e, all'interno della questione cattolica, dei rapporti tra cattolici e sinistra, in special modo marxista. Non staremo qui a sintetizzare tutti gli apporti a questo problema contenuti nella raccolta di saggi operata dalla Cittadella Editrice. E' un libro molto articolato, qualche volta contraddittorio, che mette insieme diverse concezioni della presenza cristiana nella storia. Capire che cosa muove i cristiani d'Italia in questa ribollente stagione è già capire molte delle nostre contraddizioni e mettere il dito su molti mali del nostro Paese risolvibili quando i cristiani, come cittadini, potranno uscire dalle riserve elettorali in cui sono stati confinati. Edilio Antonelli

Persone citate: Balbo, Bruni, Cadorna, De Gasperi, Edilio Antonelli, Raniero La Valle

Luoghi citati: Assisi, Cittadella, Israele, Italia