Ma il manicomio resta sempre lì di Gabriella Poli

Ma il manicomio resta sempre lì Ma il manicomio resta sempre lì Domenico De Salvia PER UNA PSICHIATRÌA ALTERNATIVA Feltrinelli. Milano. 152 pagine. 3000 lire. ALZI la mano chi meno di una ventina di anni fa. non intravide nel « settore psichiatrico » 'inteso come proiezione sul territorio delle divisioni manicomiali tramite una serie di presidi esterni e l'intervento degli stessi operatori ospedalieri,, una clamorosa rottura dell'arcaica struttura vigente Oggi la « politica di settore » si pre senta, alla verifica delle sue idee-guida, come « una delle forme in cui si declina la psichiatria del potere ». un abile travestimento della sua pratica quotidiana Insomma, un processo mistificatorio. Minguzzi, che pure ne fu un caldeggiatore. dice nella prefazione: « lì manicomio è sempre li. appena un po' più aperto; li psichiatria è sempre il controllo della devianza, forse solo un po' più sottile ». La prima parte dell'opera d: De Salvia nnembro del direttivo di Psichiatria democratica: è un metodico smontaggio della « psichiatria di settore » vista come proposta assistenziale di maiiicomializzazione sociale, ma soprattutto colpevole del recupero di tutti i contenuti della vecchia psichiatrii Dell operazione ambigua, gattopardesca, che riconferma il -modello ege monico ospedaliero (riproponendone anzi una struttura organizzativa di controllo tecnocratico) non si salva nemmeno la buona fede degli iniziatori De Salvia lo dimostra passando in rassegna critica le esperienze di Varese. Torino. Padova: la psichiatria di settore non è strumento di negazione istituzionale e riconfermando l'ospedal-centrismo non ha neppure importanza rinnovatrice per l'ospedale stesso. Quel che è peggio non può che trovare applicazione nell'ambito di scelte discriminanti, estranee ai bi sogni reali della popolazione dei territori. La seconda parte del libro è la proposta, in chiave rigorosamente marxista, di una psichiatria alternativa E' alternativa non solo a quella di settore, che è «uno» degli esempi di psi¬ chiatria falsamente neutrale e separata, ma « al complesso teorico-pratico-ideologico che la sorregge e la giustifica ». Vale a dire alternativa a ogni separatezza della tecnica psichiatrica rispetto al sociale e al politico: alla neutralità della prassi: all'ospedal-centrismo e al manicomialismo. sia esso asiiare o extramurale. Pur caratterizzata dal rifiuto delle false ideologie 'posizioni scientistiche, negazione irrazionalista di tutto il pensiero psichiatrico, e anche rivoluzionarismo politico/ la psichiatria alternativa rivendica precisi spazi di tecnicità e di politicità. Il suo sostanziale modo di essere è la lotta al manicomialismo, intesa come abolizione della pratica e della cultura che lo sottende. Quindi rifiuto della logica istituzionale, demistificazione delle falsità psichiatriche e — parallelamente — costruzione di rapporti autenticamente democratici e liberatori, promozione di una « nuova scienza » articolata su una nuova interpretazione dei bisogni umani. La negazione dèi manicomialismo è in definitiva la contestazione dell'attuale struttura capitalistica e dei bisogni di manicomialismo che essa coltiva. Gabriella Poli

Persone citate: De Salvia, Domenico De Salvia, Minguzzi

Luoghi citati: Milano, Padova, Torino, Varese