Allora, Freud disse

Allora, Freud disse Alla ricerca della "vera,, psicanalisi Allora, Freud disse Franco Reiia (a cura di) LA CRITICA FREUDIANA Feltrinelli. Milano. 285 pagine. 5500 lire. QUESTO volume curato da Franco Reiia es-ce nella nuova collana i SC 10. Readings», una coni piessa e ambiziosa iniziativa dell'editore Feltrinelli volta ad offrire ad un pubblico essenzialmente universitario testi di alto livello scientifico concernenti aree disciplinari di sicuro interesse culturale (psicanalisi, antropologia, economia politica. linguistica...) e introdotti da specialisti, di solito piuttosto giovani, chiamali a lare il «punto» su un determinato problema, o ad assumere una posizione teorica precisa all'interno di un dibattito ancora aperto. Quest'ultima è stata palesemente la scelta cui ha puntato Franco Rei la. Filosofo, critico letterario, studioso di psicanalisi. Rolla era già ben noto a un certo tipo di pubblico lquello che non disdegna la lettura di certe riviste un po' esoteriche o «anomale») per una serie di articoli su Freud e d; interventi nelle discussioni psicanalitiche odierne, tra i più. seri, documentati e stimolanti che sia dato di leggere in Italia — e non solo in Italia. L'ampio saggio introduttivo premesso al volume odierno riassume organicamente le principali proposte teorico-interpretative su Freud e dintorni del giovane studioso. Per un verso Rella riprende, approfondendola, la tesi secondo cui la psicanalisi è qualcosa che va ben al di là di una semplice terapia medica." Sono, al proposito, particolarmente eloquenti certe te. .imonianze dello stesso Freud, opportunamente citate nelle pagine relliane (guai, si legge nel famoso saggio su Malici e profani, se la teoria analitica dovesse essere «inghiottita dalla medicina» e Finire col «trovare posto nei trattati di psichiatria, al capitolo terapia»). Da un altro lato Rella si distanza criticamente da tutte quelle posizioni e da quegli studiosi che. magari in nome di un ortodosso «ritorno a Freud», hanno in realtà sostanzialmente svisato o deformato l'autentico messaggio teorico freudiano. Di particolare spicco, in questo contesto, sono i rilievi espressi contro Lacan, accusato di intellettualizzare Ja psicanalisi, di puntare ad una formalizzazione che esorcizza quelle contraddizioni reali della vita profonda dell'uomo, alle quali invece Freud prestò sempre la massima attenzione. Molto valide e acute sono poi le pagine di Rella sul concetto lo il processo' di «negazione» in Freud, cui la rivista Nuova Corrente ha dedicato qualche tempo un importante fascicolo. Di non minore rilievo appaiono certe considerazioni (a proposito delle quali converrà tornare in altra sede) sul rapporto realtà-rappresentazione. Sobrie ma assai dense, infine, le note sulla concezione freudiana dell'arte e sulla prospettiva di un'estetica (o di una critica) correttamente freudiana dei fenomeni letterari. Rella respinge — forse un po' sommariamente — i principali tentativi finora operati in questo campo, a cominciare dalla «psicocritica» di Mauron e dalla critica tematica. Le proposte alternative sono suggerite non tanto nel discorso introduttivo, quanto nei vari contributi che compongono il rcading. tra i quali ricordiamo (oltre alle importanti pagine teoriche di A. Lorenzer) i saggi di Sertoli su Gulliver, dello stesso Rella su Kafka, di A. Pagnini suWHunheimliche freudiano e i testi dei tre studiosi francesi R.. Gasché. Ph. Lacoue-Labarthe. J.-M. Rey. Sergio Moravia

Luoghi citati: Gulliver, Italia, Milano, Sertoli