Sul giornale, alla tv

Sul giornale, alla tv Sul giornale, alla tv CARLO CASALEGNO (La Stampa) — Non ci sono più oggi i grandi critici di un tempo, come Emilio Cecchi. Ma c'è stato un progresso nell'attenzione che i giornali dedicano al libro. L'ampiezza di informazioni che si danno su questo tema è un servizio importante. Anche se raramente il giornale determina il successo di un singolo libro, compie un'altra funzione, più utile: tiene desto l'interesse per il fenomeno librario nella sua globalità, incoraggia alla lettura. Forse, potrebbe dedicare più attenzione a certe iniziative editoriali, come i classici in edizione economica, che il pubblico cerca. GIANFRANCO CORSINI (Paese Sera» — L'attenzione dei giornali dovrebbe far circolare meglio la merce libro; ma questa merce corrisponde agli interessi dei potenziali lettori? Per sua natura, il giornale si interessa alle novità: e in Italia il libro nuovo è costoso, mentre le collane economiche, più accessibili, ospitano i classici o i libri di ieri. Le nostre sono vetrine belle, ma di beni poco facilmente raggiungibili dal pubblico. Per questo è diffìcile creare nuovi lettori con il giornale. GASPARE BARBIELLINI AMIDEI (Corriere della Sera) — I giornali sono costretti a fare scelte, non sempre il libro trova lo spazio che gli si vorrebbe dare. Fra tutti i libri usciti nell'ultimo anno, il « Corriere » ne ha segnalati o recensiti 850. Due anni fa le segnalazioni erano state oltre mille. L'editoria stampava meno, ma il giornale registrava di più. E' difficile far capire che il libro è una cosa importante, nei giornali. Quando ci sono restrizioni di spazio, le prime pagine a essere sacrificate sono quelle dei libri. RAFFAELE CROVI (Televisione) — La tv si occupa dei fenomeni editoriali "wn po' più della radio. Tutte e due si occupano troppo poco della editoria e del libro, mentre sottraggono tempo ai possibili lettori. Ma sarebbe un errore ritenere, come facevano gli apocalittici di qualche anno fa, che la fine della tv segnerebbe una vittoria per la lettura. Tv e libro sono concorrenziali, ma anche complementari. Poiché l'interesse al libro nasce da un bisogno socale. la tv può aiutare la lettura stimolando il dibattito sui temi di conflitto della nostra società.

Persone citate: Emilio Cecchi, Gianfranco Corsini

Luoghi citati: Italia