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religione religione Primo Mazzolari LETTERE AD UN AMICO La Locusta, Vicenza, 190 pagine, 3000 lire (aldo bodrato) «Ecco la tromba dello Spirito Santo della bassa padana». Con queste parole, nel febbraio del '59, Papa Giovanni salutava don Mazzolari durante un'udienza strappata a fatica alle maglie censorie della curia. Dopo pochi mesi l'anziano parroco di Bozzolo si spegneva, e con lui si chiudeva una delle esperienze più dolorose e difficili della chiesa italiana. Negli anni del fascismo, della resistenza, della ricostruzione, questo combattivo sacerdote, eccellente saggista e predicatore di straordinaria efficacia, doveva essere la voce della vitalità evangelica e dell'" anticonformismo » ecclesiale. Ora Rienzo Colla, che come responsabile de «La Locusta» ha pubblicato gran parte dell'opera mazzolariana, ci mette a disposizione 147 lettere che sono frutto della sua ventennale (19391959) amicizia con Mazzolari. Ritroviamo in esse il linguaggio vivo ed i temi cari al fondatore di Adesso, gli accenni, sempre liberi da complessi, ai grandi personaggi del cattolicesimo italiano, i segni di una fedeltà alla Chiesa ed al Vangelo, pagata carissima. Il curatore ha ridotto al minimo le note storiche esplicative, con qualche rischio per la comprensione degli episodi narrati. Si potrà però trarre giovamento da una lettura in parallelo di questo testo con l'edizione delle «Lettere di Mazzolari al suo vescovo», (Obbedientissimo in Cristo. Mondadori. 1974).

Persone citate: Adesso, Mazzolari, Papa Giovanni, Primo Mazzolari, Rienzo, Spirito Santo

Luoghi citati: Bozzolo, Vicenza