Sapeva "dire" cos'è la musica

Sapeva "dire" cos'è la musica Sapeva "dire" cos'è la musica Scoprii Savinio che ancora non avevo finito il liceo. Lessi la sua prefazióne alla versione di Settembrini dei Dialoghi di Luciano. Erano pagine dal fascino strepitoso, di una intelligenza senza indulgenze. Da quel momento cercai di Savinio tutto quel che potei: Narrate, uomini, la vostra storia, e, nell'ordine. Ascolto il tuo cuore, città. Passai dal liceo all'uni ver- sita. In quel tempo studiavo musica e canto. Sapevo desìi interessi tutt'altro che secondari nutriti da Savinio verso la musica: e, ogni volta che nelle sue pagine si sfiorava l'argomento, bastava una frase appena, avvertivo che egli possedeva un dono tutt'affatto personale a scrivere di musica come lino ad allora non avevo scoperto in altri, li paese del melodramma di Barilli lo lessi qualche tempo dopo. Dunque, non passò jor-e neanche un anno: poteva essere il '56, e fra le mani mi venne il grosso volume stampato dalla Ricordi. Scatola sonora, la raccolta degli articoli musicali di Savinio. Non è facile comunicare attraverso le parole la naturalezza che un'armonia racchiude, "quale essa sia. da Beethoven a Berg, da Hccndel a De Falla, a Satie. Savinio vi riesce: e la sua disinvoltura, nel riuscirvi, è assoluta. Savinio sa raccontare la musica. Ad esempio: « Palestrina ci costringe dentro un senso prettamente liturgico, Vivaldi ci costringe a camminare svelti coi piedi e a tenere la testa in ripeso. Bach ci costringe dentro una gabbia intrecciata di contrappunti e chiusa a ogni sguardo d'orizzonte. Rameau ci costringe a girare intorno vestiti di raso cremi-:. Mozart ci costringe con nostro grave disappunto a farci piccoli piccoli e innocenti... ». Lo so: qualcuno può obiettare che l'ellissi e limmagini sono le' vie più semplici a spiegare le cose. ma. rispc :do, sono le più difficili eia imboccare. Che Rameau possa essere associato al raso t fin quasi ovvio: non è ovvio pensare che quel rase sia se ':■ tanto color cremisi, un colore che mescola caramellato e cerimoniale insieme, attrav. sati entrambi da balugina lontani, da presagi di ne::; per nulla quiete. Altro esempio: non è difficile pensare a Rossini ce mi a un « Voltaire della musica ». Afa, « cos'è Voltaire? ». « Voltaire è il medico del profondo. Intelligenza e sensibilità segnalavano a Voltaire le varie buche nelle quali si addensa il profondo della vita: religione, poesia ecc. ed egli prudentemente le schivava, aggirandosi leggero e in punta dei piedi tra luna e altra, con quel suo passo da ballerino, ossia con quel suo stile leggerissimo, nel quale le idee hanno il compito di sollevare l'uomo dai pericoli della profondità... ». Rossini, appunto, procede, come Voltaire, con speciule levi ut. sfugge alle trappole della noiosa, «barbarica» profondità, e, con ambigua innoverà za, sa essere « profondo modo giusto, cioè senza inserto. Identica cosa accinte a >• •• vinto. Con il suo interlocutore egli non ha bisogno strizzare l'occhio: gli race* ta fatti dove tutto si spiega in una lievissima danza di migini; e quanto seme* astruso e imperscrutabile inventa trasparente, aereo. Cesa sono ad esempio « i carni del Trovatore verdiano? «Canti di una specie -ingoiare, aprono una finestra improvvisa, per la quale l'anima • pa violentemente, e dolci** inamente assieme, nella finata libertà dei cieliEnzo Siciliano