Quegli eroi cavernicoli fatti come noi

Quegli eroi cavernicoli fatti come noi Johnny Hart rinnova il fumetto con i suoi personaggi trogloditi Quegli eroi cavernicoli fatti come noi Johnny Hart IL CODICE SEGRETO DI B.C. Oscar Mondadori, 128 pagine, 1200 lire. IFUMETTI d'antan si strutturavano secondo un codice di immagini e di parole che tenevano conto della precedente esperienza del libro illustrato. Facciamo un esempio classico: Flash Gordon di Alex Raymond. Di una leggibilità totale, senza ellissi, ammicchi, strizzate d'occhio, vuoti figurali che il lettore deve colmare. Poi anche il fumetto ha messo le brache lunghe, ha raggiunto la maggiore età. è già ufficialmente almeno ottuagenario. Forse ha perso vigore, ma. come si dice per certi vecchi furbeschi, ha acquistato in sapienza. Pensierini, naturalmente. Ma nati dalla lettura (o visione?) dell'ultimo libretto mondudoriano dedicato a B.C.. cioè ai trogloditici eroi della serie creata da Johnny Hart. Striscia di un'amarezza fulminante, perché scarica sulle spalle dei nostri lontani parenti (l'anello dopo, rispetto ad Adamo ed Eva) la nostra invincibile ripugnanza per la vita. Avevano già le balle rotte anche loro: tra questi omini, schizzati quasi stenograficamente dal grande Hart. circola una fottuta noia esistenziale, un menefreghismo, un'atroce consapevolezza che essi sono già .dentro gli schemi di un mondo senza avvenire, capace al più di perfezionare l'utilizzazione della ruota. Ma questi sballati eroi hanno già atteggiamenti rinunciatari. In dialogo tra di loro: «. Beh, comincia già un. nuovo anno >. « Già ■>. » Spero che sia migliore di quello passato ». « \on farà molta fatica •>. Dopo il bisesto 1976. quante volte ci siamo sentiti ripetere questa assordante fanfara anche noi. abitami del ventesimo secolo? In l'ondo, tutto « B.C. ». non >olo quello incluso in questo scampolo di volumetto. no:i vale tanto perché anticipa certe Invenzioni attraverso i mezzi lampi che facevano per un attimo scintillare le fronti prognate degli an¬ tenati, ma perché sottolinea quell'oscuro e .leopardiano fastidio di esistere che naturalmente nella « Ginestra » del poeta di Recanati si dispiega con articolazioni di pensiero alquanto più ampie, e cosi pure nelle pagine del vecchio Sartre appena postguerresco. Si parlava di stenogrammi: qui. nei fumetti americani di « B.C. ». il messaggio è scorciato, arriva per vie oblique, ma c'è tutto: l'odio psicoanalitico della donna per il serpente, anche se è un povero biscione da stemma visconteo, il conflitto permanente maschi-femmine, con ruoli alternati di supremazia, il figlio di mignotta che si dà a commerci molto simili alla vendita di bolle di sapone (vedete la sezione appunto intitolata « Codice di commercio »). la minuziosa e vacua puntigliosità con la quale i cavernicoli cercano di organizzarsi politicamente per fregarsi reciprocamente. Sfido chiunque ad alzare il ditino incolpando Hart del solito qualunquismo che ormai, morto Guglielmo Giannini, storicamente ha perso ogni carica ed è una parola vaga come l'invettiva cornuto che si getta anche in faccia agli arbitri più coniugalmente felici Bene: questi ometti miei antenati, ai quali mi inchino ritualmente quasi come un buon giapponese, mi fanno ridere da matti, perché Hart ha trovatine mica male. Poi ci ripenso, mi guardo in giro, e continuo a ridere, perché, senza perizoma, magari in blue-jeans o in doppiopetto, li vedo circolare tali e quali netle nostre fremebonde città. E dopo un po' il riso diventa una smorfietta salata. Carlo della Corte

Persone citate: Alex Raymond, Carlo Della Corte, Flash Gordon, Guglielmo Giannini, Johnny Hart, Oscar Mondadori, Sartre

Luoghi citati: Adamo, Recanati