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religioni religioni Gianfranco Ravasi QUALE DIO E' COSI' VICINO? Fede e storia nella preghiera d'Israele Ancora - U.S.M.I., Milano-Roma, 421 pagine, 6300 lire (aldo bodrato) Chi non si lascia ingannare da una breve introduzione, dove Dio rischia di assumere il ruolo equivoco del committente e dei padrone, oltre che dell'artista, del destino umano, troverà in queste pagine una straordinaria abbondanza di spunti spirituali e teologici. L'autore, professore di scienze bibliche alla facoltà teologica di Milano, vi traccia infatti un vero e proprio profilo storico della religiosità biblica. Spoglia di ogni apparato critico, ma informata e profondamente nutrita, fin nei dettagli, da ima conoscenza vasta degli studi sul Vecchio Testamento, la sua opera si sviluppa con un linguaggio piano e partecipato. Lo schema è quello ormai consueto per molte teologie dell'Antico Testamento. Il lettore è invitato a seguire il formarsi del testo e della spiritualità biblica a partire dalle più an¬ tiche professioni di fede. Scopre così, attraverso l'analisi delle preghiere dei patriarchi, di Mose, dell'esodo, della conquista, del regno, dell'esilio dei profeti e dell'esperienza sapienziale, il disegno vivo di un dialogo tra l'uomo e Dio, che si fa sempre più fitto e drammatico, fino ad essere, con alcuni profeti, « prova vivissima dell'incarnazione della Parola di Dio e dell'umanità della sua voce ». Ciò che emerge dalla lettura delle molte e belle preghiere qui raccolte e commentate, è l'immagine di un Dio che non ha con la storia dell'uomo un rapporto di signorile distacco, ma che è in essa coinvolto come e più dell'uomo. Lao Tzu TAO TE CHING Il Sagittario Rosso, Monza, Collana Pocket 78 pagine, 2300 lire tf. a.) Nato nel terzo anno dell'impero di Ting-wang della dinastia Chou, corrispondente al 604 a.C, Lao Tzu è praticamente contemporaneo di Buddha (nato nel 623 a.C.) e di Confucio (nato nel 550 a.C). Il nome, Lao Tzu appunto, si¬ gnifica molte cose: in particolare « vecchio maestro » e « vecchio signore », a sottolineare l'importanza della sua missione. « Vecchio » sta ovviamente per « saggio »: si dice infatti che Lao Tzu sia venuto al mondo in ogni generazione, a sottolineare la leggenda cresciuta intorno alla sua figura nel corso dei secoli. Sono, questi, particolari che mettono in risalto l'importanza del Tao Te Ching, uno dei più antichi testi cinesi e libro classico del taoismo. L'opera consta di più di cinquemila caratteri, è divisa in due parti e composta di ottantun capitoli: il numero, secondo tradizione, equivale a quello dei mesi in cui Lao Tzu è rimasto nel ventre materno, prima di nascere. Di interpretazione tutt'altro che agevole (meritorio, di conseguenza, il lavoro di Virginio Gracci, curatore dell'edizione), il « Libro della Via e della Virtù» (Tao significa, letteralmente, « strada » o « via » ) offre indicazioni per raggiungere la pace e la tranquillità, in armonia con l'universo. Al di fuori, dunque, dei sentimenti di invidia e di ostilità che troppo spesso determinano i rapporti umani.
Persone citate: Chou, Collana Pocket, Gianfranco Ravasi, Tao Te, Virginio Gracci
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