teologia, religione

teologia, religione Angelo Penna (a cura di) LA SACRA BIBBIA: DEUTERONOMIO Marietti, Torino, 279 pagine, 9500 lire. (aldo bodrato) Ultima parte del Pentateuco o «libro della Legge», il Deuteronomio era considerato dalla tradizione come il testamento spirituale di Mose, come la sintesi del suo insegnamento è dell'esperienza sinaitica. Oggi, che nessun esegeta qualificato attribuisce più il Pentateuco a Mose, i Salmi a Davide ed i testi sapienzali a Salomone, il Deuteronomio è considerato piuttosto il primo scritto della nuova tradizione letteraria e teologica che prende corpo nei libri storici di Giosuè e dei Re, sotto l'influenza della predicazione profetica di Osea, Isaia e Geremia. E' l'ipotesi che emerge anche nell'introduzione di questa nuova edizione de La Sacra Bibbia, tradotta e commentata a cura di S. Garofalo e P. G. Rinaldi. L'opera, ben conosciuta ed apprezzata dai biblisti italiani, richiedeva indubbiamente degli aggiornamenti. Penna ne riscrive da capo introduzione e commento, tenendo conto dei progressi compiuti dagli studi sul Vecchio Testamento. Egli mette così in luce il carattere composito, ma non frammentario, del Deuteronomio e colloqa la sua redazione definitiva nel periodo dell'esilio. Si sofferma poi ad esanimare i diversi filoni della legislazione deuteronomistica e le linee fondamentali della sua teologia, che fa del rispetto della legge di Dio un motivo di ricchezza spirituale per Israele, non fonte di legalismo ma di attenzione ai poveri e di interiorizzazione della giustizia. Oscar Cullmann ORIGINE E AMBIENTE DELL'EVANGELO SECONDO GIOVANNI Marietti, Torino, Collana biblica, 128 pagine, 3400 lire. (aldo bodrato) Teologo ed esegeta di fama mondiale, professore presso varie università- europee, osservatore protestante al Vaticano II, l'autore prepara con questo studio un importante commento al Vangelo di Giovanni. Nei primi anni del '900 l'Harnack presentava il IV Vangelo come il « maggiore enigma della storia degli inizi del cristianesimo ». Delinea, infatti, una figura di Gesù molto diversa da quella dei Sinottici e delle Epistole paoline. Questo apre non solo il problema dell'attribuzione e. della datazione dell'opera, ma anche quello della sua collocazione culturale. Diversamente da Bultmann, che parla di origine gnostica del Vangelo di Giovanni, e dal Kasemann, che 1q considera espressione di una chiesuola antiapostolica, Cullmann ricerca nei gruppi marginali dell'ebraismo (ellenisti, seguaci del Battista, Samaritani) la matrice teologicoculturale della comunità cristiana che si riconosce in questo scritto. Nata da una prima missione samaritana la tradizione giovannea ruota, secondo Cullmann, intorno ad un non meglio precisato « discepolo prediletto », distinto dai Dodici, che raccoglie e sviluppa alcuni temi toccati da Gesù negli incontri con ebrei eterodossi. La sua sintesi storicodottrinale trova poi sistemazione definitiva verso la fine del I secolo. teologia, religione

Luoghi citati: Harnack, Israele, Torino