Fu riscoperto contro Pétain

Fu riscoperto contro Pétain D'Holbach: l'illuminismo alle origini del pensiero materialista Fu riscoperto contro Pétain Pierre Naville D'HOLBACH E LA FILOSOFIA SCIENTIFICA DEL XVIII SECOLO Trad. it. di L. Derla Feltrinelli, Milano 270 pagine, 6000 lire L'iniziativa di pubblicare in traduzione italiana questo celebre libro sul « philosophe» francese d'Holbach è assai interessante, ma richiede qualche chiarimento preliminare. Il lettore non deve credere di trovarsi dinanzi alla monografia aggiornata di uno specialista del secolo dei Lumi. Il libro risale ad oltre trent'anm fa. L'autore non è un « dixhuitiémemiste ». e neppure uno storico delle idee. E' uno dei più noti esponenti della cultura francese di sinistra, passato attraverso diverse fasi ed esperienze politiche, e impegnato professionalmente nel campo degli studi psicologici e sociologici. Perché, allora, un libro su d'Holbach? Perché, ancor più, un libro del genere nel 1942-43? La risposta è fornita dallo stesso Naville nella prefazione alla nuova edizione dell'opera (1966). Il saggio holbachiano è stato un atto di guerra contro il regime clerico-fascista di Pétain e, ancor più, contro un preciso orientamento storiografico e filosofico della cultura contemporanea. Lo obiettivo primario di Naville è stato quello di riabilitare la grande eredità illuministica, «scientifica» e rivoluzionaria in più modi trascurata dalla borghesia reazionaria del '900. L'altro obiettivo di fondo è stato anch'esso una riabilitazione: la riabilitazione del materialismo settecentesco — o del materialismo tout court — contro filosofie e ideologie d'impronta varia¬ mente idealistica. Una delle tesi affioranti nel libro è anzi che il materialismo dialettico del secolo XIX ha avuto un antecedente prezioso proprio nelle concezioni sviluppate da d'Holbach e dagli altri « matérialistes » del secolo XVIII. Tutto questo non deve far credere che l'opera di Naville sia più un'appassionata perorazione filosoficopolitica che un'indagine scientifica rigorosa. Certo, i tempi non erano molto propizi a estese ricerche storiche, richiedenti oltretutto pazienti indagini filologiche e documentarie (in questo libro inevitabilmente lacunose). Ciononostante Naville ha compiuto un lavoro di grande peso sto¬ riografico, che ha segnato una data di rilievo negli studi illuministici. Reagendo contro tesi che parevano acquisite, egli ha sottolineato l'importanza della attività intellettuale di d'Holbach: delle sue indagini personali, delle sue traduzioni (dirette e indirette) di vari scienziati della natura, del suo sforzo di mediare una concezione monistico-meccanicistica del mondo con le nuove istanze energetico-dinamiche emerse da taluni settori del pensiero illuministico, del suo contributo allo sviluppo di tesi progressiste in campo politico e sociale. Nei tre decenni successivi alla prima pubblicazione del D'Holbach le inda¬ gini sull'Illuminismo sono andate avanti. Proprio il protagonista reale del libro di Naville — il materialismo settecentesco — è stato sottoposto ad analisi che ne hanno assai complicato l'immagine e i contenuti dottrinali. Pochi, oggi, sarebbero disposti ad accettare i giudizi generali e particolari formulati dallo autore in quest'opera. Pur tuttavia il libro è dì quelli che resteranno. Soprattutto fintantoché le numerose ricerche erudite su d'Holbach condotte negli ultimi anni non saranno approdate ad una nuova, convincente interpretazione di questa figura decisiva dell'Illuminismo francese. Sergio Moravia

Persone citate: D'holbach, Sergio Moravia, Trad

Luoghi citati: Milano