La parola che inganna di Augusto Romano

La parola che inganna La parola che inganna Paul Watzlawick LA REALTA' DELLA REALTA' Astrolabio, Roma, 229 pagine, 5000 lire. Vi sono due modi per leggere questo libro inconsueto. Il primo, più disimpegnato, è quello di prenderlo per un repertorio di fenomeni rari, curiosi, inquietanti, il cui denominatore comune sta nell'essere associati a difficoltà di comunicazione. Il lettore troverà allora una esposizione sintetica e chiara delle tecniche di inganno nei servizi segreti, dei tentativi di stabilire un linguaggio comune tra uomo e animale, dei progetti per fondare una comunicazione extraterrestre e di numerose altre ricerche volte a sondare le terre di confine dell'universo relazionale. Scritto in un linguaggio preciso e persuasivo, percorso da ima vena di umorismo di qualità a?iglosassone, ricco di interrogativi e di provocazioni intellettuali più che di risposte definitive, il libro sarebbe rac-. comandabile anche solo per la varietà delle informazioni e degli stimoli a pensareche propone. Ma «La realtà della realtà» ha un impianto sistematico più, solido di guanto non appaia a prima vista e rappreseìita un contributo interessante alla comprensione di taluni aspetti essenziali dèlia comunicazione umana. Sviluppando alcuni spunti contenuti in un libro precedente f «Pragmatica delia comunicazione umana», edito in Italia da Astrolabio), Watzlaivick illustra con esempi pertinenti quella che.. potremmo definire la teoria delle due realtà. La realtà numero uno è la realtà naturale, sperimentalmente convalidatile; essa concerne le proprietà puramente fisiche delle cose. Ciò che conta veramente per l'uomo è però la realtà numero due, cioè il riflesso soggettivo della realtà fisica, che ha a che fare con il significato e il valore che attribuiamo alle cose .Questa realtà relativa, fondata su opinioni, prerhesse inconsce, superstizioni, speranze è la realtà in cui viviamo. Quando, a causa di un intoppo occasionale o provocato nei processi comunicativi, esèa sembra vacillare, noi vacilliamo con essa e siamo subito indotti a una ricerca angosciosa di struttura, e di ordine: la vischiosità delle abitudini, la rigidità degli atteggiamenti, il pregiudizio etnocentrico rappresentano il risultato della paura dell'incertezza, così come la capacità dì vivere nell'insicurezza è l'essenza della maturità e della tolleranza e schiude il segreto della creatività. Alla fine, resta aperta una domanda: esiste una realtà senza aggettivi, "indipendente dalle determinazioni temporali, e che forma ha? L'esperienza, incomunicabile, del puro presente, svuotato dell'eredità del passato e delle aspettative riguardo al futuro, è il dono o la conquista di rari momenti privilegiati, che non a caso vengono detti mistici. Augusto Romano

Persone citate: Paul Watzlawick

Luoghi citati: Astrolabio, Italia, Roma