religioni

religioni religioni Arend Ih. van Leeuwen RIVOLUZIONE COME MODELLO Di SVILUPPO Il ruolo della cristianità nel processo rivoluziona- ■•fio.. / Claudiana, Torino, 270 pagine, 3900 lire. (giorgio martinat) L'umanità non progredisce con passo costante, ma per successivi cataclismi che sconvolgono l'equilibrio raggiunto ^per cercarne uno migliore. La rivoluzione non è quindi evento eccezionale e traumatico/ma il normale modello di sviluppo. Rifacendosi per la prima tesi allo studio di Thomas Khun dell'università di Princeton (ThcStructure of Scientiflc Revolutions) e per la seconda alle note analisi di Crane Brinton e di Hannah Arendt e a quelle meno note di Karl Griewank e di Eugen Rosenstock-Huessy, l'autore accumula una notevole mole di stimolanti testimonianze storiche e sociologiche a sostegno dell'assunto, sia questo processo maieutico della storia l'oscuro lavorio della talpa hegeliana, sia essa la dialettica del materialismo storico, sia infine l'imperscrutabile finalizzazióne di un'intelligenza trascendente. Arend Th. van Leeuwen, nòto sociologo e teologo della chiesa riformata olandese,' non può non prediligere quest'ultima interpretazione, né omettere di osservare, sulle orme di Max Horkheùner, come le rivoluzioni sociali-aumentino il ritmo di frequènza con il tramonto della religione. L'atteggiamento delle chiese russa e cubana di fronte- ^lle rispettive rivoluzioni costituisce l'esempio" più recente di questa autoemarginazione delle religioni istituzionàlizzate dal ' « modello di sviluppo » della storia. In costante dialettica con il pensiero contemporaneo, e In particolare marxista, l'autore sostiene la necessità di un recupero della. forza, rivoluzionaria del messaggio evangelico. Autori vari RELIGIONE E POLITICA Il caso italiano Coines, Roma, Collana Universale Coines, 311 pagina, 3000 lire. (aldo bodrato) Social Compass, nota rivista internazionale di studi socio-religiosi, ha dedicato all'analisi , della situazione italiana un numero monografico (1976 n. 2-3) molto interessante, messo a punto con la colla¬ borazione di alcuni tra i maggiori studiosi italiani di sociologia/ - L'attualità dei temi -trattati e la relativa facilità di lettura degli interventi ne hanno consigliato la traduzione e là pubblicazione in volume. Il risultato dà ragione all'editore. L'arcò dei problemi affrontati è molto vasto; va dall'analisi del rapporto tra religione é cultura contadina alla discussione delle variazioni nel comportamento elettorale degli italiani (A. Carbonaro)..Tèmi di sociologia religiosa, come i sàggi inchiesta sulla feste nel Mezzogiorno (L. Mezzacahe) e sui casi di Domenico Masselli e di don Marco Bisceglie (R. Cipriani),«i mescolano a temi più prettamente socio-politici, quali la storia dell'atteggiamento ,del pei verso i cattolici (G. Riccamboni) e le riflessioni di F. Ferrarotti sul futuro della società italiana. Le cose più stimolanti e discutibili riguardano i rapporti tra Chiesa e potere. Pensiamo alle pagine di Guizzanti sull'utilizzazione ideologica del tema della «civiltà contadina» da parte della gerarchia, a quelle di A. Nesti su «Questione cattolica e fascismo», alla storia delle relazioni tra Chiesa e de tracciata da M. Macioti.

Luoghi citati: Roma, Torino