IL SESSO LA VIOLENZA LA PAURA di Mimmo Candito

IL SESSO LA VIOLENZA LA PAURA Mimptessionaiite inchiesta di un'americana giornalista e femminista IL SESSO LA VIOLENZA LA PAURA II numero degli stupri è In continuo aumento. Negli Stati Uniti sono violentate un milione di donne all'anno. Su questo drammàtico problema sociale, l'inchiesta di una giornalista americana. PER un "uomo è lettura amara, soffocata d'imsbarazzi c sensi di colpa. Per una donna ' crediamo sia un confronto agghiacciante con se stessa e le sue paure. Il cerchio infernale della violenza sembra contagiare oggi la società in crisi, la libertà del rapporto tra i sessi scatena fobie e repressioni antiche, s'accusa la permissività, l'ideologia, il femminismo; ma lo stupro non è il terrorismo d'una caduta di valori, x> d'un loro troppo rapido consumo. Lo stupro è di sempre: «La scoperta dell'uomo che i suoi genitali potevano servire come arma per generare paura deve essere annoverata tra le più importanti scoperte dei tempi preistorici, insieme con l'uso del fuoco e le prime rozze asce di pietra. Dalla preistoria ai nostri giorni, lo stupro ha svolto una funzione criticarsi tratta né più né meno che di un consapevole processo d'intimidazione mediante il quale tutti gli uomini mantengono tutte le donne in uno stato di paura». Giornalista del Village, collaboratrice di riviste niuiorehesi e della tv americana, femminista, Susan Brownmiller documenta cinque anni di lavoro e di ricerche in un volume fìtto di note, episodi, cronache, rappòrti ufficiali (Contro la nostra volontà: uomini, donne e violenza sessuate, Bompiani, Milano, 542 pagine, 5000 lire). Nel 1974, 55.978 donne americane hanno dichiarato a un ispettore di polizia che uno o più uomini le avevano violentate; secondo i dati statistici, il numero degli stupri è aumentato del 62 per cento negli ultimi cinque anni. L'Fbi non si chiede perché, la Brownmiller non ha difficoltà ad argomentare la tesi che oggi le donne sanno vincere più sovènte la paura e l'imbarazzo che le portano a farsi complici del loro assalitore. Le dònne americane in realtà violentate sarebbero da 255 rrìi* la a un milione, ogni anno. Non. vi sono rilevanti differènze proporzionali per i Paesi europei. In Italia, una donria viene violentata ogni quaranta minuti. Può esserci equivoco nella frase^ appena scritta, ma è una scelta intenzionale: « una donna » violentata ogni quaranta minuti, sempre la stessa donna. Lo stupro, sostiene la scrittrice, è un atto di potere; il fatto che esso venga esercitato materialmente su Uria determinata, donna non esclude, ma anzi coinvolge sempre più strettamente tutte le altre donne; la violenza è nella « minorazione » sessuale femminile, lo stupratore è solo « un guerriero terrorista » con missione storica: la perpetrazione della dominazione maschile sulla donna mediante la forza e fuso del pene come arma. Tutti stuprano tutte, dunque. O, più esattamente, tutte sarino di poter èssere'stuprate; la relazione uomodonna viene violata nella psicologia, nell'ideologia, nei rapporti sociali, l'equilibrio diventa impossibile, il rap¬ porto monogamico, secondo l'autrice, è in realtà la soggezione della donna che cerca protezione contro la violenza di tutti. A sostegno della sua tesi, Susan Brown miller traccia un profilo dello «stupratore nostrano americano», -da cui risulterebbe la «normalità», la piatta aderenza alla media, degli uomini che si ritengono comuni cittadini senza tendenze criminali: « Non è un tipo strano, Alno psicotico, uno schizofrenico perseguitato dalla timidezza, dalla frustrazione sessuale e da una moglie o una madre dominatrice. Benché lo stupratore psicotico senza . dubbjo esista, quale che sia il suo ambiente familiare, così come indubbiamente esiste l'assassino psicotico, è l'eccezione e non la regola. Il tipico colpevole americano di stupro è poco più di un giovane aggressivo ed ostile che sceglie di esercitare la violenza sulle donne ». • Lo stupro è un fatto politico, conseguenza diretta di una cultura basata sul terrore del più forte; l'ideologia autoritaria dà anche il rimedio '— un solo stupratore legittimo: il marito — ma lo stupro resta, e le donne vengono addestrate ad esserne vittime. Cappuccetto Rosso e il Lupo, la Bella Addormentata e il Principe azzurro, Cenerentola: passività e bellezza, ancor, prima di imparare a leggere « ci è stata inculcata una mentalità da vittime ». . All'arma repressiva corrisponde, per l'autrice, una legge complice del potere (maschile) : una lunga ricerca negli archivi dei tribunali e dei v giornali fornisce alla scrittrice una- documentazione storica- che confermerebbe la ingiustizia della norma, il ruolo parziale delle autorità, la presunzione di correità della vittima, le sconvolgenti violenze istituzionali esercitate su chi — dònna jo uomo — tenta di sottrarsi'allo stupro esercitato nei luoghi e . negli ambienti (il carcere, per'esempio) in cui il potere gerarchico è rappresentato nella più stretta relazione di dipendenza. , " , L'uso dello stupro come (espressione di dominio, per la Brownmiller, ha la sua affermazione nella guerra, dove appare non solo tollerato ma spésso autorizzato dalle autorità militari per sfogare il sadismo dei soldati soggetti alla logica rigorosa della disciplina e colpire il nemico nella sua « proprietà »: è una regressione psicoanalitica della storia, le testimonianze raccolte nel passato e nei nostri giorni amari, — la seconda guerra mondiale, il Congo, il Bangladesh, il Vietnam — hanno il sapore acre delle colpe collettive, una responsabilità « razzistica » che non consente mistificazioni e salvataggi individuali. Se ne esce sconvòlti, dalla lettura. La lunga elencazione noiosa e i leggeri brividi della morbosità sono i confini entro cui si ha libertà di muoversi, ma rimbalzando entro questo recinto non si trova mai sollievo o distensione: Alex dal lungo naso di pinocchio sta dentro di noi a ballare le sinfonie di Beethoven, e non sempre c'è un Kubrick a darci immagini a bei colori d'una colpa che non è affatto solo della società. Mimmo Candito

Persone citate: Beethoven, Bompiani, Brownmiller, Kubrick, Susan Brown, Susan Brownmiller, Uria, Village

Luoghi citati: Bangladesh, Congo, Italia, Milano, Stati Uniti, Vietnam