Pane, amore e fotografia di Giulia Massari

Pane, amore e fotografia ' La Lollo, autore dì successo Pane, amore e fotografia ROMA — Diretti alle Filippine, sono partiti da Roma due aerei carichi di libri: uno s'intitola « Le Filippine »,- l'altro « Manila ». Autore, Gina Lollobrigida. Pesano, più o meno due chili l'uno, sono su carta grossa, con fotografie in bianco e nero e a colori. Il secondo, «Manila», è tutto a ootori. La bella Intelaia Marcos, presidentessa delle Filippine, li presenterà nel corso di una « convention » che c'è in questi giorni. Un bel lancio, sia per l'editore, che è Saloni, sia per Gina Lollobrigida, L'autrice, se ne rende conto? Fino a un certo punto: 'la signora, al successo è abituata, perché anche l'altro suo libro di fotografie è andato benissimo, stampato in molte edizioni, tradotto in varie lingue, presentato di recente anche a Francoforte. «E' stato un lavoro molto intenso — spiega con un certo sussiego —. Invitata alle Filippine dovevo rimanerci pochissimo, poi invece sono rimasta lì venti giorni, girando tutto il Paese, sentendomi subito a casa mia, perché i filippini sono proprio come gli italiani, non hanno niente di orientale... La presidentessa, che è una donna molto interessante, mi ha spesso accompagnata in giro. Sono stata accolta molto calorosamente. « Ma io vengo sempre accolta hene. Si figuri che in passato, quando ho fotografato Kissinger, Nison, Oppenheimer, Indirà Gandhi, mi sono limitata, a mandar loro il mio libro di fotografie: è stato come una parola magica-, subito tutti pronti a posare per me. Io li to' sempre ritratti badando al personaggio umano, più che a quello politico. Indirà, per esempio, per me non èra •che una nonna dolcissima, coi suoi nipotini, fra i fiori del suo bel giardino: e me l'avevano descritta cóme una donna dura. Ma forse, fra personaggi, ci s'intende meglio, non è come quando si presenta un fotografo qualsiasi ». L'attrice torna alle Filippine: «La novità, in questi due libri, è il colore. Finora, pensavo che si dovesse fare tutto in bianco e nero. Lì non era possibile. Certe luci, i colori del tramontò, le sfumature di verde delle risaie, : come renderle col bianco e nero? Ho fatto trentacinquemila fotografie, lavorando dalla mattina alla séra, con tre macchine fotografiche. E contemporaneamente un documentario che non ho ancora ultimato ». Ma questa passione della fotografia, a quando risale, signóra Lollobrigida? «A una ventina d'anni fa. E' ve nuta subito dopo la pittura, per quanto ancora io continui a dipingere». | E che rapporto pensa ci sia fra pittura e'fotografia? Créde che la fotografia sia un'arte, come la pittura? « Se mi parla di pittura moderna,, sì. La fotografia rende molto meglio l'immagine è anche il Senso dell'immagine. Perché io sono contro la pittura moderna, lo sanno tutti, é quando facevo la pittrice, non ho mai ceduto alla tentazione di fare il moderno. M'interessava la figura, il volto... Nelle fotografie sempre mi interessa la gente... voglio dire che non c'è paesaggio senza largente, che sono complementari l'uno all'altro... Cartier-Bresson, che io ammiro, lo sa come me». Programmi per il futuro, signora Lollobrigida? «Progetti cinematografici li accetterei solo se importantissimi. Al mio livello, bisogna saper scegliere e rifiutare. Si deve rispettare il passato. Programmi di'libri, invece, ce ne sono. Mi richiedono in tutto il mondo. "Le Filippine" e "Manila" saranno tradotti in tutti i Paesi di lingua inglese e in ungherese ». Certo che lei è ben fortunata con questa facilità a cambiar mestiere, e sempre avendo. successo. « Guardi, 10 devo ringraziare mia madre, che mi ha caricato di doti. Io, di mio, ci ho messo soltanto un po' di volontà. 11 resto, recitare, dipingere, fotografare, sono doti innate. Ma sì/ anche la fotografia, dove non conta la tecnica, ma solo saper vedere. E questo me lo ha dato mamma ». Giulia Massari