Inventò la fisica moderna

Inventò la fisica moderna Inventò la fisica moderna Alexandre Koyré STUDI GALILEIANI Einaudi, Torino, 350 pagine, 15.000 lire. Galileo Galilei SIDEREUS NUNCIUS a cure di Ferdinando Flora Einaudi, Torino, 206 pagine, 2000 lire. Della non facile vita di Galileo, oppresso da questioni finanziarie, tormentato dal desiderio di superare la tradizione ed il senso comune, assillato dalle infermità, in questi due libri vengono colti due momenti significativi. Gli Studi galileiani, già comparsi a Parigi ne! 1939 e poi nel 1966 ci presentano il Galileo giovane mettendo in evidenza quegli « errori > che riesaminati più tardi da lui stesso o da altri, seguendo il suo metodo veramente innovatore, porteranno a concepire la fisica come noi la intendiamo attualmente. Gli studi si articolano in tre saggi: nel primo si esaminano i precursori ed i maestri di Galileo, nel secondo il problema della caduta dei corpi e nel terzo la tensione di Galileo verso la legge di inerzia. Il problema delia caduta balza in evidenza come H tema centrale dei suoi studi, tanto che se in Galileo il principio d'inerzia sarà solo in germe, ciò sarà dovuto proprio al fatto che egli (che pur è riuscito tante volte ad estrarre creando il matematismo della fìsica) non riesce a separare la massa dalla gravità. Il Sìdereus Nuncius (che contiene anche alcune lettere di Galileo) ci introduce invece alla maturità ed al Galileo astronomo e letterato. La sua presa è « limpida > ed in più parti una « vera creazione d'arte >, come dice il Flora nella sua introduzione: il libro è infarti un estratto di - letteratura italiana, storia e testi >. In particolare lo spirito dì Galileo è rilevabile dalla lettera a Benedetto Castelli, la seconda della raccolta, che rivela il Galileo che conobbero gli amici: sincero, pervaso di scetticismo, disponibile al nuovo; di questa disponibilità testimonia una sua frase della lettera a Verseri, quanto mai attuale: « Se poi sì possa probabilmente stimare, nella Luna o in altri pianeti essere viventi o vegetabili diversi non solo dai terrestri, ma lontanissimi da ogni nostra immaginazione, lo per me né lo affermerò né lo negherò, ma lascierò che più sapienti determinino sopra a ciò e seguirò le loro determinazioni ». Stefano Pavan

Persone citate: Benedetto Castelli, Einaudi, Ferdinando Flora Einaudi, Galileo Galilei, Stefano Pavan

Luoghi citati: Parigi, Torino