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documenti documenti John Berger e Jean Mohr UN SETTIMO UOMO Garzanti, Milano 248 pagine, 2500 lire (alberto Papuzzi) Un libro sull'emigrazione nell'Europa industrializzata che ha il fascino di una disperata poesia beatnik, senza per questo perdere il vigore dell'analisi e della documentazione. Berger è un pittore e romanziere inglese, di orientamento marxista; Mohr è un fotografo, che correda il libro di una fredda e lucida, talvolta ironica, ricerca fotografica. Pagina 33: «E così i più dotati di spirito d'iniziativa fanno l'unica cosa che sembra offrire speranza: partono». S'inizia l'avventura % amara e talvolta tragica di milioni di uomini, dalla Turchia, dalla Grecia, dalla Spagna, dal Sud dell'Italia e dal Veneto verso i paesi ricchi dell'Europa: la Svizzera, la Germania, la Svezia. «La volontà dell'emigrante è condizionata dà necessità storiche di cui non sono consapevoli né fui né le persone che conosce. E' per questo che la sua vita è come se fosse sognata da qualcun altro». Berger usa" tutti i mezzi della comunicazione scritta: dall'inchiesta all'intervista, dalle poesie alle testimonianze, dal racconto romanzato all'analisi economica; ma ba in suo favore la fortuna di un equilibrio stilistico che strumenti e tecniche diverse riconduce in un unicum affascinante. Un saggio che è un romanzo, un romanzo che è un documento.

Persone citate: Berger, Jean Mohr, John Berger, Mohr