La biblioteca del parmigiano
La biblioteca del parmigiano I cento anni dell'editore Battei La biblioteca del parmigiano Parma, luglio. « Nell'utile il bello », dice il motto •nello scudo che raccoglie anche le iniziali: L. B., Luigi Battei. È il marchio editoriale di una editrice familiare ai parmigiani. In questi mesi Antonio Battei ha celebrato i cento anni dell'attività iniziata dal bisnonno Luigi, nato nel 1847 nel "terribile" Oltretorrente e morto nel 1917. Per l'occasione, è stato stampato in trecento copie numerate un volume in grande formato, ghiotta preda per bibliofili, che alla biografia del Battei affianca un prezioso materiale illustrativo. « Assorbita da Garzanti la Guanda, trasferito Franco Maria Ricci siamo rimasti la sola casa editrice ancora operante a Parma — dice Antonio Battei —. Pubblichiamo in media un libro al mese. Continuando una tradizione costante, si tratta quasi esclusivamente di volumi di interesse locale ». Una scelta che non impedisce ai volumi della Battei di raggiungere il mercato internazionale: « Acquistano le nostre opere i molti parmigiani all'estero e numerose università, europee ed americane, interessate in particolare ai titoli della- collana di architettura». In questo settore, dopo Gli architetti del primo Novecento a Parma e L'architettura farnesiana a Parma, sta per uscire lo studio su L'architettura neo-classica: un'opera imponente in tre volumi che affronta il periodo aureo della città, sede di un vivace Gran Ducato. Scrive Angelo Ciavarella nella biografia dedicata a Luigi Battei: « L'editore, forse per eccesso d'amore, ebbe il torto di rimanere troppo ancorato alla città natale, che non era più la capitale di uno Stato e non si prestava per le sue stesse dimensioni a mantenere e incrementare grosse imprese nel settore editoriale ». Ci fu infatti un tempo (erano gli anni a cavallo del secolo) in cui Battei ebbe a disposizione uno tra i più. attrezzati e moderni complessi tipografici d'Italia, dove alla stamperia si affiancavano stabilimenti litografici e fotografici. Gli eredi confermarono la scelta "parmigiana" preferendo talvolta far prevalere sulla attività editoriale il commercio librario. Ancora oggi il libraio Battei è tra i maggiori dell'Emilia ed espone nelle sue vetrine di strada Cavour le sue novità. « Sono libri che nascono ancora dalla passione artigianale delle origini — dice Antonio — arriviamo a fare cinque volte un volume sino a quando non ci soddisfa interamente sul piano grafico ». LI.
Persone citate: Angelo Ciavarella, Antonio Battei, Garzanti, Guanda, Luigi Battei, Maria Ricci
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