storia

storia storia Maurice Brinton '17-21 I BOLSCEVICHI E IL controllo operaio LO STATO E LA rivoluzione Jaca Book, Milano, . 266 pagine, 3000 lire. - (giuncarlo carcano) La discussione sugli sbocchi avuti dalla rivoluzione d'Ottobre, con il prevalere del biocco. leninista, continua con particolare vivacità nella sinistra marxista è neomarxista britannica. Esistono piccoli gruppi che, in Inghilterra, proseguono il dibattito sulla esperienza dei Consigli di Kronstadt, repressa dalle armate sovietiche comandate da Trotzky, come se l'avvenimento fosse 'cosa d'oggi, con insufficiente distacco storico. In questo filone di « ricerca », di acceso j'accuse contro Y« involuzione burocratica » della rivoluzione - russa, addebitata in pari misura a Lenin e a Stalin, si inserisce questo volume, opera di un minuscolo gruppo ideologico riunito attorno al periodico « Solidari ty ». Nel libro viene fatta :la cronaca dei fatti - dalla fallita insurrezione del febbraio (e quindi l'avvento di Kerensky) al trionfo del moto rivoluzionàrio di . ottobre. ) n grande accusato , è il blocco Lenin-Trotzky, cui si rimprovera di aver soffocate tutte le istanze « dal basso» proprie dei Consigli degli operai e dei soldati. In pratica si denuncia lo svuotamento dei soviet come autentica democrazia . diretta. Il gruppo « Solidarity », nella parte conclusiva del libro, espone il suo programma che dovrebbe essere una risposta alla buro -atizz^zione del primo Statò socialista del mondo. In realtà, le idee esposte non riflettono " ima grande mediazione ideologica, non -sembrano cioè una valida controproposta al modello sovietico. Il volume si presenta perciò più Come un pamphlet che come una riflessione, storica, più una testimonianza di ribellismo che un progetto politico.- Aldo Agosti Giulio Sapelli (a cura di) dalla clandestinità' alla lotta Armata Musolini, Torino, 130 pagine, 2600 lire (a.p.) E' il diario che Luigi Capriolo, dirigente comunista torinese (1902 1944), tenne nel 1043, dal 26 luglio al 16 ottobre. Cresciuto nell'isola rossa di Borgo san Paolo, comunista dal 1921, arrestato nel 1927, poi nel 1933 (si fa, in tutto, dieci anni di carcere fascista), organizzatore delle prime formazioni partigiane, arrestato nuovamente nell'ottobre del '43 (alla data in cui si interrompe il diario), Capriolo ritorna fortunosamente in libertà, diventa commissario politico nelle Langhe,-ma è catturato durante un colpo di mano: i nazifascisti lo impiccano il 30 agosto del 1944. Quel « frammento » della sua vita — così coraggiosa è così rivoluzionaria — che è il diario del '43 viene pubblicato tra i « Materiali dell'Istituto Gramsci piemontese», nel quadro di un progetto di archivio storico del movimento operaio. Come scrivono Agosti e Sapelli, il diario di Capriolo uè anzitutto una preziosa fonte diretta di un periodo -cruciale:.: è una sorta di riflessione continua sul proprio operato 'di militante...». Ma-è soprattutto, «un raro esempio di storia scritta dall'interno della classe operaia torinese». Interessanti i particolari sull'organizzazione del partito comunista e sui rapporti tra industriali e Resistenza. Christian Riechers ANTONIO GRAMSCI. IL MARXISMO IN ITALIA Thélème, Napoli, 260 pagine, 2800.lire. ' (a.p.) n libro di Riechers è un prodòtto — còme si legge v nella presentazione — degli anni caldi delle università tedesche; inoltre è un libro pubblicato nel 1970, e perciò da un lato riflette il china di frustrazione della nuova sinistra dopo il riflusso dell'ondata della contestazione, dall'altro sviluppa tesi arretrate rispetto al livello raggiunto dal dibattito attorno a Gramsci. Soprattutto la' pubblicazione in edizione integrale dai « Quaderni del carcere », avvenuta nel 1975, ha dimostrato la precarietà di posizioni anticomuniste e anti-Togliatti, che esasperavano gli interrogativi e il fascino dialettico' di quel prezioso e intelligente libretto che fu « La città fu¬ tura» di Caracciolo, Scalia, Troni, ecc. A questo punto, il lavoro di Riechers diventa un documento del dibattito sul marxismo e specificatamente sul gramseismo; in particolare, diventa un docu- . mento che registra i limiti, le difficoltà e anche le deviazioni di tale dibattito. Citiamo una affermazione significativa di Riechers: « Il mito gramsciano dei produttori esalta come fine a se .stesso l'aumento della moderna produzione industriale. Senzu avvedersene egli accetta a tal fine il taylorismo: ogni mezzo è accettabile è legittimò contro lo spauracchio dell'arretratezza industriale » (p. 101). E' il caso di rispondere che l'autore scrive «senza. avvedersene ». Ma il problema non è Riechers, quanto la sua ripresentazione, a sei anni di distanza, con un'introduzione del tutto a critica. Misteri della « nuova sinistra » e di certe imprese editoriali.

Luoghi citati: Capriolo, Inghilterra, Italia, Milano, Napoli, Torino