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Il bilancio " Rizzoli" fra i debiti e i crediti Il bilancio " Rizzoli" fra i debiti e i crediti Si dice che il gruppo Rizzoli sia indebitato per oltre 190 miliardi di lire e che intenda, avendo ottenuto dopo mòtte pressioni un prestito dall'Imi (Istituto mobiliare italiano), monopolizzare la stampa italiana con i soldi dèlio Stato, l^t iniziative più recenti del suo amministratore delegato Angelo Rizzoli per l'acquisto di numeróse: testate noti hanno fatto altro che alimentare la polemica. Quale sia là verità è difficile da stabilire, anche perché nessuno è disposto a' parlare. Per il momento, si può Sapere solo quanto si desume dai dati emersi nella recente seduta del Consiglio di amministrazione, che ha convocato l'assemblea per il 28 giugno. La proposta di bilancio ha chiuso con un utile di 422,8 milioni di lire, con. ammortamenti per 1791 milioni che comprendono 606 milioni e mezzo di ammortamenti unticipati. Il fatturata delia «Rizzoli Editore» è stato, nel 1975, di 93 miliardi e/ mezzo, con un aumento del 13,2 per cento, sul 1974* Il fatturato Italia del Gruppo è stato fà225]muu^ del 17.5 per cento sull'anno precedente: La stessa percentuale d'incremento ha riguardato U settore libri. Inoltre sono state avviate le nuove iniziative e Rizzoli Mailing » e «Club italiano dei lettori » in partecipazione con il gruppo editoriale tedesco Von .HoltzbrìncJc. ' >, Per le consociate buoni i risultati della Rizzoli Film e tia Cineriz, della Cartiera di Marzabotto e della Campi C. L'azienda dei Corriere della Sera, pur migliorando il percènto sul 1974, ha chiuso l'esercizio '11 miliardi. E' stato avviato un che prevede in tre anni, a pariti in .impianti per 20 miliardi Circa. -,/:->> I débiti di tutte le aziende del Gruppo verso il sistema bancario — si legge ancora nelle cifre di. bilancio — ammontavano ài 31 dicèmbre: 1975 a 79,9 miliardi di cui oltre 22 miliardi a medio e lungo termine, I crediti verso la clientela da parte delle aziende del Gruppi, alla stessa data, ammontavano ad oltre 73 miliardi di gre; cui vanno aggiunti 9 miliardi di crediti verso lo Stato per contributi nei settori editoriale e cinematografico. 7 magazzini, valutati al costo, ammontano a 35 miliardi e le grandi opere e le grandi monografie, a prezzo di copertina, superavano, sempre al 31 dicembre '75, il valore di cento miliardi di lire. I dipendenti erano, a fine anno, 8628. Renzo Viilare