religioni

religioni religioni Louis Bouyer . RELIGIOSI E PRETI CONTRO DIO : Rusconi, Milano, 118 pag., 2000 lire. %; (edìlio .antonelli) L'allarme per i meccanismi di liberazione della chiesa posti in moto dalla grande assise ecumenica ha'portato alcuni teologi, e tra questi Louis Bouyer, a schierarsi in quell'area critica che cerca di recuperare la staticità e le sicurezze di una. chiesa non problematica, basata soprattutto sulla istituzionaiità. . Secondo questi teologhi, folgorati dalle paure della novità, esiste una infedeltà che sta travolgendo religiosi e preti. E ciò proprio nel momento in cui la sociologia riscopre l'esigenza religiosa nell'umanità di questo tempo. L'infedeltà, secondo Bouyer, non mette soltanto ih crisi gli aspetti contingenti e discutibili della liturgia, della morale, della dogmatica, ina anche punti essenziali è indiscutibili della fede cristiana. In che cosa consiste questa infedeltà e questa- deliberata distruzione dell'essenziale? Consiste in una radicata sfiducia nel soprannaturale che porta si a scoprire l'uomo e il suo umanesimo, ma anche ad allinearsi con' filosofi che hanno screditato la fede, immiserito la figura di Cristo, propagandato l'irreligiosità e l'ateismo rilanciando le eresie sempre emergenti dell'utopia, della prassi, della socolarizzazio1 ne. Un libro che può essere letto, questo di Bouyer, soprattutto come ritratto di quell'ambiente attanagliato dalla paura del nuovo che vuole riportare la chiesa su posizioni preconciliari. Sandro Vesce PER UN CRISTIANESIMO NON RELIGIOSO É Feltrinelli, Milano, Collana I nuovi testi, 132'pagine, 1500 lire. (e. a.) « Non capire che i valori cristiani sono sempre valori di un'altra epoca, perché se fossero di questa sarebbero condivisi dai contemporanei e riuscirebbe molto meno facile definirli cristiani, fa perdere di vista che l'integrismo,-olire che antruniversale, è anche reazionario, sempre come intrinseca necessità.-. .Questo giudizio di Sandrò Vesce, fattosi prete dopo la laurea in legge ed ora operaio in una fabbrica di Modena, vale per putti. TI problema è un altro, non è quello di costruire una società cristiana, ma quello di rendere vivibile questo tempo: come era vivibile il tempo della religione di ieri. Si tratta di filtrare la propria fede attraverso categorie non religiose. Per far ciò è necessario comprendere che la religione, cosi come è vissuta oggi, e con l'opzione di tipo integrista che pone continuamente alla società, è la più grave pastoia della fede. Proporre all'uomo di oggi soltanto la Bibbia e. la liturgia, significa trovarsi prima ò poi in una via senza uscita. Ma non si uscirà da questo vicolo cieco, sostiene Vesce se non ci convinceremo che 10 specifico cristiano non coincide con la ' religione, a Non si deve andare al mondo né portando istituzioni cristiane (integristi convinti) né portando forine religiose cristiane (integristi involontari): bisogna essere nel mondcV in tutto ciò. che avviane, e lasciare che la fede giudichi, faccia maturare, produca, in un'apertura e un rimescolamento totali». Così forse il futuro, dice l'autore, sarà cristiano; «altrimenti, senza più forse, è certo che sarà stato cristiano soltanto il passato ». Heinrich Stirnimann - Lukas Vischer . PAPATO.E SERVIZIO PETRINO Edizioni Paoline, Torino, Collana Teologia, 180 pag., 2500 lira. (aldo bodrato) Ti ruolo del papato e la dottrina cattolica sul primato, del. «Sommo Pontefice» sono state per secoli al centro della polemica tra le chìe•SO* Da qualche decènnio lo scontrosi è mutato in dia- v Ioga, diventando prima occasione di confrónto poi tema di ricerca. Ricordiamo, nei '65, la pubblicazione de II prima- ■. to di Pietro (U Mulino/ Bologna), che raccoglieva' — in .unico volume scritti' di . teologi famosi, quali il prò- \'r testante Cullmann, il cattòlico Journet e l'ortodos- . so Afanassieff. Ricordiamo, nei TI, il mimerò ecnimenico della rivista ConciUum dal titolo II ministero pe- ■ trino nella chiesa, e. recentemente il mimerò specia- . le della.stessa rivista, dedicato a Rinnovamento; ecclesiale e servizio papale alla fine del XX secolo : (1975/8). L'impostazione dei; brevi studi contenuti in questo volume è analoga a quella degli articoli dì ■ConciUum. Gli autori, cattolici, proto- V stanti ed ortodossi, si pongono da un triplice punto di vista: quello storico; sui modi di esercizio e di formazione del potere papale; quello esegetico, sul significato della figura di Pietro nel Nuovo Testamento e sulla sua. connessione col primato di Roma; quello dogmatico-pastorale, sulla legittimità e sui modi di esercizio del papato oggi. Il volume è completato da alcuni interessanti documenti che fanno il punto sullo sviluppo del dialogo ecumenico a proposito di questo delicato problema ecclesiologico. Nagarjuna e . Kaysang Gyatso LA PREZIOSA GHIRLANDA E IL CANTICO DELLE QUATTRO CONSAPEVO- Ubaldini, Roma, Collana Civiltà dell'Oriente, 112 pagine, 289'i lira. (f.a.) «Gli uoniini, diversamente dagli altri esseri viventi, creano difficoltà a se stessi e agli altri per ragioni di differenze, quali possono essere quelle nazionali, razziali, politiche e ideologiche. Come risultato di queste differènze, si ammazzano degli uoniini, si fanno guerre e così via. Mi è parso che nelle condizioni di un'epoca tento difficile, sarebbe meraviglioso se anche solo alcuni per un breve periodo potessero avere un po' di pace interiore. Inoltre molte persone intelligenti analizzano e cercano ii significato del vuoto. In base a ciò ho commissionato la traduzione e la pubblicazione di queste opere». Così Tenzin Gyatso, dapprima monaco budtìhista e ora quattordicesimo Dalai Lama, introduce La Preziosa Ghirlanda di Consigli per il Re, del celebre filosofo buddhista Nagarjuna, vissuto circa quattrocento anni dopo la morte di Buddha, e II Cantico delle Quattro Consapevolezze che fa cadere la Pioggia, dei conseguimenti », un | poe- * metto di poche ■'pagine contenente «istruzioni per. la meditazione sulla visione del vuoto », scritto da Kaysang Gyatso, il settimo Dalai Lama. Mentre il libro dì Nagarjuna illustra chiaramente alcune tecniche per realizzare un benessere sociale a misura d'uomo e inségna a coltivare le- qualità dei corpo, del linguaggio e della mente per guadagnare quel particolare stato di grazia che qui viene detto « illuminazione », il cantico, del settimo Dalai Lama contiene « tutti gli elementi . essenziali dei sutra e dei tantra »,

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