Ernani nell'editoria

Ernani nell'editoria Ernani nell'editoria Si vendono ancora i libretti d'opera? In quale misura? Com'è cambiata," nel tempo, la veste tipografica? E chi li compera oggi? Una rapida inchiesta fra i funzionari di alcune Case- discografiche ha confermato che la loro sorte è strettamente collegata alla fortuna dell'opera: i libretti cioè si vendono solo se e in quanto questa viene rappresentata. Li acquista il medesimo pubblico degli appassionati di urica: di ogni età, al Nord, Centro,e Sud del nostro Paese. . Per le opere contemporanee, alla pura e semplice edizione del testo, sovente viene preferita una presentazione più complessa, c*e riproduce commenti esplicativi e critici, fotografie, richiami ad eventuali interpreti. Alla « prima esecuzione assoluta», il cast, all completo, viene stampato in un cartoncino ed inserito fra le pagine dell'opuscolo. • «Le ristampe — spiega il maestro Luigi Mazzocchi, direttore del settore musicale della Carish — vengono decise in occasione di rappresentazioni; tiratura da uh minimo di mille ad un massimo di duemila copie, per Peter. Grimes di B. Britten, U Principe Igor di Borodin, Giovanna d'Arco al rogo di Honegger, Il flauto magico di Mozart, L'amore delle tre melarance di Prokofieff, L'angelo di fuoco di Stravintici. Le comperano nelle grandi città ed in provincia: mólti nelle piccole città dell'Emilia, dove il Teatro Comunale di Bologna compie regolarmente tournées. Costano 600 lire: Se, in una sola stagione, l'opera viene eseguita in vari teatri, i libretti possono esaurirsi in pochi mesi». . Alla Sonzogno, invece, le ristampe avvengono, in media, ogni due anni: minimo tremila .copie, massimo diecimila, «r / più venduti — dice l'impiegata Michela Olivieri — sono Andrea Chénier di Giordano, H cavaliere della rosa di Mascagni, I pagliacci di Leoncavallo. Il costo varia dalle 300 alle 500 lire. Il formato: 10,5 per 15,5; copertine molto semplici. Prima del '60, le dimensioni erano leggermente maggiori; ai bordi, disegni e decorazioni». La Sonzogno ha l'esclusiva di Cilea, Mascagni, Leoncavallo, Giordano, Wolf-Fer* rari, 'attuarla, Lualdi, JPizzetti, Porrino. Per la Suvini Zerboni (prima Casa, ne! nostro Paese, ad occuparsi di musica elettronica) le richieste dei testi «classici» risultano in costante diminuzione. Racconta Gianni Marinato, dell'Ufficio produzione artistica, che questi libretti sembrano gradatamente venire . sostituiti dai programmi distribuiti in sala. A « coprire » un arco di ' molti anni, perciò, è sufficiente una tiratura di duemila copie: stampate tutte insieme e poi spedite a 100-200 per volta nelle città dove l'opera è rappresentata.. La veste tipografica risponde essenzialmente a . criteri di funzionalità: copertina in genere bianca, titolo in rosso, autore ed editori in nero. H giro di affari quantitativamente maggiore, nel campo, sembra appartenere alla Ricordi: dalle mille alle ventimi¬ la copie, per ogni* ristampa. «La frequenza delle ristampe, e il ritmo di vendita — ribadiscono Luciana Pestalozza, capufficio della produzione editoriale Ricordi, e Teresita Beretta, della segreteria della direzione generale — è in strettissimo rapporto con il numero delle esecuzioni: dell'Aida, si vendono anche oltre cinquemila libretti in un anno. Generalmente, sono t negozianti delle varie città a chiederne l'invio, nel quantitativo che essi ritengono di poter cedere. C'è richiesta anche in occasione di opere eseguite alla radio o in televisione. Forse, compera di più il Nord: non perché gli appassionati siano particolarmente, numerosi, ma, essendoci da noi maggiore disponibilità di danaro, il volume complessivo degli affari è superiore. Formati variabili di qualche centimetro, ma sempre di tipo tascabile; d'altra parie, il nome tradizionale di " libretti " deriva appunto dal dover essere, per la loro stessa funzione, piccoli. Ornella Rota — \

Luoghi citati: Bologna, Emilia