Quando il sapere è in "pillole"

Quando il sapere è in "pillole" ENOCLOPEDIE PER I RAGAZZI Quando il sapere è in "pillole" tempo pieno a scuola e che i ragazzi vi dispongano di una ben fornita biblioteca. Dunque, fin che non ci sono biblioteche, l'enciclopedia è il miglior strttmento possibile, l'unico in grado di soddisfare le curiosità è ir lavoro dello studente». H discorso non fa una grinza. Il fatto che «posso l'enciclopedia entri proprio nelle case culturalmente più dimesse ne è anzi una riprova. ;-v Così l'enciclopedia, spinta dallo esigenze scolastiche e dalla sottocultura familiare, ha un campo sterminato. « Se1 ne vendono più d'inverno — mi spiegano —, e per ottenere gli indirizzi dei possibili clienti si ricorre a metodi empirici ma utili: agli elenchi telefonici, ai depilante all'uscita dal cinema, alle'realizzazioni di temi in classe (per esempio sull'ecologia) con premi ai migliori e gli indirizzi degli altri... Uh buon venditore riesce a piazzare anche un'enciclopedia al * giorno ». Questa articolatissima struttura commerciale e l'enorme' giro di denaro che tali, grandi opere consentono, hanno finora sconsigliato la realizzazione di enciclopedie tascabili, o almeno di tipo « economico », che pure sarebbero editorialmente e culturalmente concepibili. Unica eccezione Garzanti con le sue, del resto venustissime, piccole é ottimamente realizzate enciclopedie, j L'orizzonte per i ragazzi, nel complesso è diviso in due momenti: l'enciclopedia monografica per i. più piccoli che, appena in grado di « consultare », trova1 no l'enciclopedia alfabetica. Più avanti nell'età cessa la distinzione fra ragazzi e adulti e molte enciclopedie, come Universo, di De Agostini, si rivolgono alle due categorie/ 10 Nota acutamente Noemi Vicini Marri (nell'introduzione alla Guida alta forma. zione di una biblioteca per ragazzi, Guaraldi, 1975) che neile classi della scuola italiana manca §uasi sempre * una carta d'Europa e un planisfero. Così coinè nelle case (dove magari c'è una enciclopedia) manca spesso, un atlante e un mappamondo. In sostanza la cultura media vede ogni processo educativo (e soprattutto la scuola) nella logi- • ca di un « sapere di risposte » e non di un « sapere di domande » come deve essere, L'enciclopedia per gli studenti non è certo di per sé uno strumento inutile, ma è spesso male usata, perché, manca — dalla scuola stessa —r una propedeutica all^autocrescita culturale. E' inutile poi parlare di , enciclopedie sì - enciclopedie no se non si affronta prima il problema della rete nazionale delle biblioteche pubbliche e private, nonché scolastiche. Nella regione Lombardia — secondo gli untimi dati — su 1550 co- munì soltanto 500 sono serviti da biblioteche comunali. Lascio intendere cosa succeda nelle regioni meno attrezzate. Ecco che cosa pensa Carla Poesio, esperta internazionale di letteratura per ragazzi. « Il compito di una enciclopedia che abbia giusto diritto di cittadinanza nella produzione editoriale destinata ai ragazzi è proprio quello di promuovere lo spiritò di libera ricerca. Questo non vuol dire eludere gli interrogativi o lasciare irrisolti i dubbi, ma c'è modo e modo di rispondere alle domande. Il libro deve far sentire il ragazzo " attore ", parte in causa e non spettatore passivo come fa una buona percentuale di telespettatori o dei bersagliati dal fenomeno pubblicitario... ». Carla Poesio dichiara ancora che. le sue simpatie vanno'alle enciclopedie monografiche. * Riconósco —- dice — Che il mercato attuale comincia ad avere delle-enciclopedie " attive ".. Esperimenti felici si hanno specialmente tra quelle dedicate ai più piccoli. C'è una libertà di spazio in quelle raccolte monografiche, in quelle bir blioteche di logoro, che le voci più o meno sintetiche di cejrte enciclopedie tradizionali non ammettono ». Ma eccoci alle enciclopedie per i bambini. Intanto citiamo come libri particolari L'enciclopedia della fàvola, ottima realizzazione degli Editori Riuniti, l'alfabetica Enciclopédia del fanciullo in due grossi volumi, onesta proposta della Sei,' i monovolumi Enciclopedia del bambina e Enciclopedia della fanciulla editi da Piccoli, nonché ^'enciclopedia della fiaba, in quattro volumi di Principato. E a queste aggiungiamo il celeberrimo Tesoro della Utet. Poi, nel campo di passaggio dai bambini ai ragazzi diversi titoli vengono in mente — da Io e gli altri di Ghiron di Genova allo Scoprimohdo di VallecchiEdi-Grafica — sui quali conviene spendere due parole. Ma prima di abbandonare i bambini (per f quali annunciamo la prossima uscita addirittura di un dizionario curato dall'ottimo Pittano per la De Agostini-Edipem) ecco qualche indiscrezione su una attesissima enciclopedia, ora in cantiere presso le Edizioni Emme, il cui ordinatore è Pinin Carpi. Sarà un'enciclopedia dai sei ai dieci anni, in dodici volumi di 160 pagine ciascuno, con tre quarti di illustrazioni a colori. Comincerà a -uscire a settembre. « Enciclopedia vuol dire in origine istruzione circolare e non esposizione sistematica dello scibile. Lasceremo perciò fuori tutto quanto non interessa al bambino. Sarà in cerio senso un'antienciclopedia, perché non si tratterà, com'è in genere, di una semplificazione di una enciclopedia per adulti, ma di un'opera studiata per la mentalità del bambino. Rispetterà l'apprendimento per giuochi e per " storie ". La realtà vi è prospettata non come realtà prestabilita e senza nessuna normativa sugli " stati di fatto ". Le singole materie saranno raggruppate per tipo di " esperienza infantile " e in forma interdisciplinare. Per esempio c'è il "libro delle case" (storia dell'abitare), iì "libro delle, figure", il "libro dell'acqua", e così via. Non fornirà mai modelli, ma stimoli. Ci hanno aiutato molti consulenti... ». Così i curatori della futura enciclopedia Emme. Quando il sapere è in "pillole" Concluderei il discorso sui bambini ricordando le buone iniziative della Mondadori con la sua Prima enciclopedia (6-10 anni, sei volumi rilegati tutti a colori) dove mondo, città, cielo, campagna, mare, ecc. sono monograficamente illustrati e con quelle singolari vie di mezzo fra libro ed enciclopedia che sono «I grandi libri di... » (della natura» della storia, della i scienza) e i libri del «Come, quando, dove, perché ». Di estrazione spagnola ma completamente rifatta è Scoprimondo, quindici volumi per complessive tremila pagine, composta da \ quattordici monograne e un quindicesimo volume che.è una piccola enciclopedia sintetica alfabetica. La ricchezza festosa dell'impianto anche grafico e l'uso delle illustrazioni, i pieghevoli per sviluppare la passione del collezionismo,. j cinquanta modelli di la- ' varo manuale, i giuochi, ì'u- ■ so del fumetto, iì dizionarietto ad ogni volume, i bagagli di notizie (contenute nella « stiva »>, ecc. ne fan- - no uno strumento abbastanza inedito e francamente encomiabile per il lavoro. Siamo già a mezza strada, come si vede, fra bambini e ragazzi. Conviene dire a questo punto che come novità d'impianto e di criterio si impone certo. Io e gli altri, la molto discussa enciclopedia in dieci volumi edita da La Ruota (1970-72) che, à nostro modesto avviso, scade in certe sue parti per una radicale presa di posizione ideologica non adatta alla mentalità di un bambino. E' tuttavia in questa direzione che bisognerà procedere per rinnovare l'enciclopedismo per la gioventù. . C'è poi una schiera di enciclopedie per ragazzi, mediamente di buon livello, dovute a sigle serie e sicure della nostra editoria cui conviene, in questa cronaca che non vuol essere elencativa e tantomeno esausti' va, far brevissimo cenno. Ecco dunque Noi, venti volumi con seimila voci, allestita da Mondadori espressamente per servire di conserva alla scuola dell'obbligo. Ecco Arcobaleno, i dieci volumi proposti dalla De Agostini, ormai presenti suL mercato dal 1968. L'enciclopedia Argomenti proposta da Rino Fabbri (anche qui il raccordo scolastico è strettissimo), L'ottimo Il mio amico di Garzanti (sebbene non più fìiovanissimo), i dodici volumi dell'Enciclopedia dei ragazzi di Mondadori (con i sette volumi sinora usciti di « annuario » con il titolo Tuttoragazzx). L'enciclopedia scientifica per la gioventù (due volumi editi da Vallardi). E, di recentissima uscita coi primo volume, Ulisse degli Editori Riuniti TL ospita in questo numero una dichiarazione del suo direttore.' Ecco poi. ancora Junior della SAIE, dieci volumi, 45 mila voci in oltre 8 mila pagine. Siamo al discorso scientifico. Perché in libreria e nelle case dei ragazzi scarseggia la divulgazione scientifica? La Editrice Amz ha tentato un'inchiesta in materia. Gozzer risponde che la cultura adulta « è fondamentalmente retorica e moralistica», mentre la scuola non educa e « non stimola a comportamenti scientifici di base, non promuove il metodo scientifico». Anche il direttore del Giornalino accusa la scuola come « troppo impregnata di umanesimo », mentre il giornalista Meda lamenta anche la scarsità in Italia di buoni autori-divulgatori. Ecco dunque un gròsso punto interrogativo a proposito delle enciclopedie. D'accordo che esse spesso privilegiano certa « tecnologia », ma molto spesso anch'esse, come veicolo ideologico omologo agli ideali scolastici imperanti, non sono scientificamente formative. Eorse bisognerebbe fare non tanto una enciclopedia delle scienze, ma una enciclopedia universale scientificamente orientata. Sovente è il lato geograficopolitico che prevale, con un'impronta naturalistica più di tipo « paesistico » che approfondito. Dicevo che da una certa età le enciclopedie per adulti e per ragazzi non si distinguono più. Così, accanto a quella a suo tempo - molto chiacchierata ma, vista in prospettiva, onesta operazione di promozione di massa, che furono le enciclopedie dei Fratelli Fabbri (e in primis Conoscere), troviamo oggi in libreria, fra i pilastri enciclopedici (per impegno, vastità e anche prezzo) Universo nei dodici volumi della De Agostini e la Nuova enciclopedia Rizzoli (di cui sono già usciti quattro volumi)1. Accanto, le enciclopedie II mondo di La Scuola, la Esi-Est (cioè l'Enciclopedia Sansoni illustrata e l'Enciclopedia delle scienze e delle tecniche), l'Enciclopedia della Terra di Motta, Il milione, ecc. Molti ragazzi, appunto per ragioni ed esigenze scolastiche, usano anche buone enciclopedie più specifiche fra le quali, a conclusione di questi brevi saggi bibliografici (ripetiamo non esuastivi) si devono ricordare almeno Città è paesi d'Italia di De Agostini, l'Enciclopedia degli uccelli d'Europa (due volumi di Rizzoli), gli undici volumi della Enciclopedia monografica di scienze naturali di Mondadori, il Mondo degli animali, i cinque davvero ben fatti volumi dell'Enciclopedia illustrata degli animali di Feltrinelli, i dodici volumi de II pianeta (Cei, Milano, usciti fra il '67 e il '73). Fine' del nostro viaggio fra le enciclopedie per i giovani. Due intenzioni da esporre. La prima, che il gap che oggi esiste fra cultura giovanile e cultura scolastica possa essere avviato a risolversi anche grazie a enciclopedie di nuova concezione. La seconda che, finalmente, anche le enciclopedie (come avviene per l'ultimo romanzetto di stax gione) siano oggetto di vaglio critico sulla stampa specializzata e d'informazione. Il problema è grosso. Quando una serie, di libri impone una spesa di qualche centinaio di migliaia di lire (e chi mai spenderebbe tanto per farsi una biblioteca di libri diversi?) e quando propone una visione ideologica dello scibile umano, è pur indispensabile che la comunità sappia se e quanto è in regola con le esigenze più vere della cultura. Pterfranceseo listri Inizia in questo numero un'inchiesta di TL che propone ai lettori una panoramica (e una guida concreta) alle enciclopedie. Dopo questo primo esame delle opere per i ragazzi e di quelle geografiche, i servizi continueranno nei prossimi numeri con l'analisi delle « grandi» enciclopedie, di quelle «di rapida consultazione » e delle «specializzate».

Luoghi citati: Città, Europa, Genova, Italia, Lombardia, Milano