narrativa

narrativa narrativa Gina Lagorio APPROSSIMATO PER DIFETTO ' Garzanti, Milano, 191» pagine, 1.800 lire. (massima romano) « Cos'hai? » « Non so: mài di testa »: con queste battute di dialogo inizia il primo romanzo di Ghia Lagorio, che esordisce nella narrativa dopo essersi già affermata nel campò delia crìtica letteraria con un equilibrato saggio su Fenoglio (Firenze, 1970). È la storia di una coppia di sposi, registrata nella coscienza del marito, Renzo, un avvocato quarantènne, colpito da un male inesorabile: cancro al cervello. La malattia fisica sembra trovare le sue radici latenti in un male psicologico, che deriva dalla freddezza amorosa della moglie Valeria, dalla squallida consapevolezza di aver consumato un «matrimonio senza amore ». Agli scatti di passione erotica del marito (« era bella, e avrei voluto avere mille mani per carezzarla, non mi bastava averla, non mi bastava mai, avrei voluto penetrarla fino in fondo ») che si sente « noioso e detestabile » con la sua aria di « uomo d'ordine », si contrappone la frigidità sessuale della moglie, «fredda e distante», «ostile e silenziosa ». Il tempo della malattia isola Renzo nella solitudine, proietta la sua mente nei ricordi eroici della Resistenza, quando impegno civile e passione politica non erano soffocati,, come nella .grigia realtà dei dopoguerra, dalla «indifferente accettazione delle cose ». La morte finale del marito non è distacco, ma continuazione della vita nella moglie (<•• io parto per il mio viaggio dentro la vita di Renzo '»), che solo ora, in « un'ossessiva indagine a ritroso », comprende le cagioni di un amore ormai perduto e rimane svuotata dentro, sospesa « come una medusa ehe l'acqua trasporta senza speranza di direzione ». Romanzo di efficace tensione stilistica nell'analisi attenta dei -rapporti affettivi: forse, però, suona un po' stonata la freddezza matematica del titolo.

Persone citate: Fenoglio, Garzanti, Gina Lagorio, Lagorio

Luoghi citati: Firenze, Milano