critica letteraria
critica letteraria critica letteraria Paolo Briganti JAHIER La Nuova Italia, Firenze, Collana ■ Castoro, 120 pagine, 1.400 lira. (maurizio ' spatola) « Il - movimento della Voce non poteva creare artisti, ut sic, è evidente; ma lottando per una nuova cultura, per un nuovo modo di vivere, indirettamente- promuoveva.anche la formazione di temperamenti artistici originali... », - scriveva Gramsci' in Letteratura a vita , nazionale a proposito della rivista fondata dà Prezzolini nel 1908 che raccolse attorno, a sé, in un continuo tonificante dibattito ideologico, i maggiori protagonisti del rinnovamento culturale italiano del primo Novecento. Tra i suoi collaboratori, un po' in ombra accanto ai Cecchi, ai Salvemini, agli Amendola, ai Papini, ai Soffici, lo scrittore di origine; piemontese Piero, Jahier (1884-1966); la cui figura si sta-rivelando -negli ultimi ■anni in tolta la sua autentica statura, grazie anche ad alcune monografie come questa di Paolo Briganti, senz'altro tra le più attente. Dopo aver dedicato l'intero primo capitolo appunto alla rivista fiorentina, sulle cui pa gine Jahier trovò lo spazio ideale per rompere il silenzio (nel 1911, con alcuni articoli sui 'Valdesi e sul. calvinismo), giustamente Briganti eviden- zia,'con una lurida analisi che, va oltre il discorso puramente stilistico, l'impegno morale e l'esigenza di verità del poeta, che si traducono in una serit-. tura composita, tra prosa e' poesia. (Ragazzo, 1919)» ;d* àr-, dùa lettura a vòlte,' ma sem- pre aderente ai contenuto più segreto della sua esperienza,. non condizionata da poetiche aprioristiche.. * Sempre con /estrema atten zione sia al testo sia all'uomo, nelle pagine su Con me e. con gli alpini (1916) l'autore dissolve alcuni equivoci sull'hiterventismo di Jahier, mettendo in luce le profonde ragioni eli--, che di quella scelta {che la realtà a poco a poco capovolse),^ medesime che, con l'avvento del fascismo, lo rìporta- rono ad un motivato/silènzio, da cui riemerse ' occasionalmente negli ultimi anni.
Luoghi citati: Firenze
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