Un comunista anti - Comintern

Un comunista anti - Comintern Un comunista anti - Comintern Ottorino Perrone LA TATTICA DEL COMINTERN (1926-1940) Edizioni Sociali, 198 pagine, 2400 lire. Nuovo interesse per l'opera e la figura di Ama dee Bordiga, segretario del partito comunista d'Italia dalla fondazione sfato al 1926 ed espulso alla fine degli Anni Venti per settarismo di sinistra, susciterà questa raccolta di scritti di uno del suoi più tenaci seguaci. Ottorino Perrone fu tra 1 fondatori del PC d'I. collocandosi subito atta sinistra del partito: non abbandonò Bordiga, anche quando questi, lasciata la politica attiva, fu accusato di sostanziale neutralità vergo il fascismo. Mentre però Bordiga potè riprendere il lavoro di ingegnere a Napoli, Perrone scelse l'esilio vivendo anni grami a Bruxelles sino s»ua- fine della guerra-1939-45.. H volun z riproduce una serie di articoli apparsi in questo dopoguerra sulla rivista "Prometeo", organo del partito comunista internazionalista. Sono testi a metà strada fra l'ideologia e la propaganda, che affrontano pitti 1 temi detta polemica con il gruppo dirigente del PC uscito vittorioso dal Congresso di lione (1926). Ampio spazio è riservato atta critica, aspra, detta politica dell 'Internazionale comunista ( Comintern ) : l'esperienza sovietica seguente'alla gestione leninista è respinta in blocco, come trionfo della burocrazia centralistica e poliziesca sulla dittatura operaia. In questa logica, è tacciata di deviazione dal marxismo la teoria staliniana del "socialismo in un- solo Paese" e l'allineamento degli altri PC, "strumenti diplomatici di Mosca", a queste scelte di fondo. Per Perrone, con alcuni correttivi,'testa valida ìa proposta bordighista di un partito di quadri qualificati, che rifiuta alleanze con l'ala progressista della borghesia, ferma sull'obiettivo della .realizzazione della dittatura del proletariato e sull'equivalènza .democrazia occidentale-fascismo. Anche la "svolta" di Salerno è vista in questa ottica, di "tradimento" della causa comunista; il ritorno alla democrazia è eoììgkfergsstgiug;asrefcsmento persino rispetto al periodo prefascista. Sconcertante l'errore di giudizio sulle possibilità di vittoria della rivoluzione cinese: nel 1946, tre anni prima dell'espulsione dal continente nlelle forze di Ciaag Kai-Scefe, H P. continua a dimostrarsi scettico sul processo rivoluzionario promosso da Mao Tse-Tung. Queste affermazioni sono contrastate netta stessa prefazione al testo, e solo parzialmente gfrisflfirate con la carenza di informazioni. Il libro si propone come singolare testimonianza su lene* meni di rilievo come il bordighismo e le sue affiliazionip non ancora scomparsi netta vicenda delta sinistra in italia. Giancarlo Carcano

Persone citate: Bordiga, Giancarlo Carcano, Mao, Ottorino Perrone, Perrone, Tung

Luoghi citati: Bruxelles, Italia, Mosca, Napoli, Salerno