psicologia

psicologia psicologia Silvia Bonino, Lino Grandi e Gianfranco Saglione LA FRUSTRAZIONE: TEORIA E SPERIMENTAZIONE Boringhieri, Torino, 178 pagine, 5.500 lire. (augusto romano) 11 termine "frustrazione", entrato ormai a far parte del linguaggio comune, designa in psicologia "lo stato di delusione che si verifica nell'individuo quando un ostacolo impedisce un atto tendente alla soddisfazione di un bisogno". L'esperienza della frustrazione è comune a chiunque viva all'interno di una società della quale deve rispettare le regole, e pone una serie di domande essenziali per l'adattamento ad essa. Quali sono le risposte più comuni alla' frustrazione? Quali variabili intervengono ad influenzare queste risposte? 1 meccanismi reattivi, che tendono a ripristinare l'equilibrio individuale dopo la frustrazione, sono riconducibili a impulsi profondi della personalità o derivano dall'apprendimento e dall'ambiente? La frustrazione è sempre un fenomeno negativo o può divenire uno stimolo creativo? Chi voglia trovare una risposta a tali domande può leggere utilmente questo saggio, scritto da tre giovani ricercatori. L'opera è divisa in due parti. La prima passa in rassegna le principali teorie sulla risposta alla frustrazione. Segue un interessante capitolo'sulla funzione positiva della frustrazione (la cui conoscènza è di fondamentale importanza ai fini dell'educazione), che consiste essenzialmente in un rafforzamento della personalità- e in uno stimolo alla creatività. La seconda parte espone i risultati di una ricerca sperimentale sulle reazioni alla frustrazione. Gian Giacomo Rovera MODELLI PSICOSESSUOLOGICI IN IGIENE MENTALE Minerva Medica, Torino, 262 pagine, 10.000 lire. (bruno bertoni) Fin dal 1910 fu presentato al Parlamento italiano un disegno di legge che prescriveva corsi di igiene sessuale facoltativi a livello elementare e obbligatori per le scuole medie. Oggi, perduran- dò il pregiudizio sulla sessualità come aspetto non autorizzato della pedagogia scolastica, il compito principale della formazione psicosessuale resta ancóra affidato alle figure parentali. Questo libro di Rovera, docente di psichiatria ed igiene mentale all'università di Torino, ha il f" rito'di preparare il lettore, ed in particolare gli insegnanti, ad una consapevolezza culturale e tecnica del problema pedagogico dei modelli psicosessuali. L'ipotesi che oggi le scienze sociali e biopsicologiche consentirebbero di formulare e verificare è quella di un. modello generale di condotta sessuale, non inteso come regola definitiva, ma variabile secondo circostanze ed individui. Identificato tale modello generale dinamico, sarà anche meno arduo stabilire quali tipi di 'educazione e di istituzioni sociali possano renderlo attuabile per la maggioranza. Notevole è il contributo di queste pagine circa una revisione dei rapporti tra normalità-anormalità mentale e modelli di comportamento sessuale. L'efficacia educativa e terapèutica dell'intervento psicosessuale è sempre condizionata, tuttavia, dalle condizioni mentali e'psichiche degli Operatori. Scolastici,cui" é prevalentemente rivolto il "discórso di Rovera:' nel'proporsi'come figura di identificazione, gli insegnanti e gli operatori-devono essere consapévoli -delle proprie eventuali conflittuà'ità a questo riguardj ; « infatti l'atteggiamento psicopedagogico può essere determinato dal tipo di Vita psicosessuale dell'operatore, dal rapporto di questi con la propria sessualità, dalla trasmissione di particolari codici socioculturali ». - R. B. Joynson PSICOLOGIA E SENSO COMUNE - Il Mulino, Bologna,. ~ Collana Universale Paperbacks, 161 pagine, 2.000 lire. Cp. d. p.) La conoscenza acquisita attraverso l'esperienza personale è considerata da Joynson come unica fonte valida per l'indàgine psicologica. Egli si pone in maniera critica di fronte alle due discipline della psicologia scientifica, la tradizione "psicometrica" e la tradizione "sperimentale", le quali non solo hanno trascurato e rifiutato a priori la quotidiana capacità di comprensione del profano, ma hanno . creato una frattura tra psicologia e senso comune. L'uomo apprende, ricorda, dimentica, parla, interagisce con l'ambiente e interpreta le motivazioni del suo comportamento in modo personale e immediato. Il buonsenso comune è quindi fondato su un'esperienza diretta e continua. Al contrario, resperimentazione psicologica opera scientificamente su periodi di tempo brevi, in situazioni ambientali ristrette e su limitati settori del comportamento. L'attendibilità degli strumenti di prova, soprattutto nel campo della personalità, e i metodi statistici che trattano i punteggi dei test, denunciano ii povero compito dell'attuale metodologia sperimentale; .invece di comprendere i meccanismi della mente umana nella vita di tutti i giorni, si continuano a studiare fenomeni inutili nella teoria e quindi, nella pratica. Al vuoto e all'inutilità dei metodi sperimentali, Joynson propone come alternativa il ritorno ai concetti meritai istiei e l'interesse per la psicologia cognitiva. È. l'unico mezzo per rimarginare quella frattura tra la psicologia e il comune buon senso. Un'esposizione semplice e chiara, un saggio alla portata di tutti, dedicato in particolare agli studenti e naturalmente agli psicologi.

Persone citate: Boringhieri, Gian Giacomo Rovera, Gianfranco Saglione, Lino Grandi, Rovera, Senso Comune, Silvia Bonino

Luoghi citati: Bologna, Torino