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religioni religioni Herbert V. Guenther LA CONCEZIONE TANTRICA DELLA VITA Ubaldini, Roma, Collana Civiltà dell'Oriente, 164 pagine, 3.600 lire: (fer d'inondo alberlazzi) « Il tantrismo parte dalla concreta situazione umana dell'esistenza vissuta dall'uomo, cercando di mettere in luce i valori che già. vi sono impliciti. La sua attenzione non è primariamente volta ad un sistema eterno recepito passivamente mediante l'osservazione e poi trattato come un qualunque oggetto; né il tantrismo specula su un soggetto trascendente al di là dell'individuo finito. Esso si propone di studiare piuttosto l'esistenza finita dell'uomo così come è vissuta dal di dentro; il mondo dell'uomo è.infatti il suo orizzonte d' significato senza cui non potrebbe esistere né un mondo, né una comprensione di esso in base a cui l'uomo possa vivere ». Così Guenther, attualmente Capo del Dipartimento per gli Studi sull'Estremo Oriente all'università di Saskatchewan in Canada, introduce il significato di lontra, una parola differentemente interpretata e usata dagli induisti e dai buddhisti. Mentre nel buddhismo equivale a "integrazione" e "continuità" (dell'essere), nell'induismo tantra riflette una psicologia prevalentemente soggettivistica, temperata tuttavia dall'innesto dell'umano nel divino. In 'ogni modo, la concezione tantrica della vita non si limita a riporre nell'uomo la totalità; tenta invece di scandagliare il senso e la portata dell'esperienza umana, considerando l'uomo che si prova con le urgenze meno prescindibili e con l'intima consistenza dei valori che fanno la vita. Daisetz Teitaro Suzuki MANUALE DI BUDDHISMO ZEN Ubaldini, Roma, Collana Civiltà dell'Oriente, 132 pagine, 3.000 lire. (/. a.) Singolare e assai accattivante, la meditata antologia della letteratura Zen ordinata da Suzuki, uno dei più noti tra gli studiosi contemporanei di filosofia buddhista. Vengono qui presentati, nella traduzione di Fabrizio Pregadio, alcuni stara buddhisti impiegati dallo Zen, opere particolarmente significative di maestri cinesi e giapponesi (vi figura, fra le altre, il Trattato sulla fede nella mente di Seng-t'san), brevi poesie religiose, inni sacri buddhisti e le famose "Dieci Immagini della Caccia al Bue" reperibili nei monasteri Zen del Giappone. Queste ultime riescono manuale nel Manuale, nella misura in cui mirano a illustrare la graduale comprensione dello Zen. Proponiamo, nel seguito, alcuni versi del Canto della Meditazione di Haknin, il padre del moderno Rinzai Zen, vissuto nel XVIII secolo. 11 Canto riconsidera temi fondamentali e perciò ricorrenti nelle opere presentate nell'anto¬ logia: « Chi riflette dentro se stesso/E testimonia la verità della natura del Sé,/ La verità che la natura del Sé è una non-natura,/Giunge al di là della conoscenza basata sui sofismi./Per lui si aprono le porte dell'unità di causa ed effetto,/ E diritto scorre, il sentiero della non-dualità e della non-trinità./(...)/Com'è trasparente la perfetta luce della luna delle Quattro Sag- gezze!/Poiché la verità eternamente calma è sempre raanifesta./Questa stessa terra è la Terra di Loto della Purezza,/E questo corpo è il corpo del Buddha». Jean Radermakers IL VANGELO DI GESÙ SECONDO MARCO Denoi liane, ira _ I DVIIIJJIla, 353 pagine, 7.800 lire. (franco botgiani) Questa "lettura" del più antico evangelo, fatta per servire ad una cultura biblica aggiornata, adulta e consapevole della scrittura, segue al precedente volume dello stesso autore sull'evangelo di Matteo e rappresenta, nel suo genere, un fatto abbastanza nuovo nel quadro dell'esegesi posta a servizio della cultura religiosa personale così còme della pastorale della Chiesa. Si tratta di una ."lettura", infatti, che dichiara di voler "stabilire un legame fra la ricerca sapiente e ama comprensione viva del vangelo". Se la prima parte del volume (l'introduzione è la presentazione dell'evangelo di Marco tradotto, suddiviso in sezioni e sottosezioni) non è, in genere, originale, anche se è ben fatta ed informata, la seconda, cioè la "lettura continua", si sforza di offrire ai lettori una serie di accostamenti al testo.che non sono consueti alle normali "letture spirituali" o "pastorali" della Scrittura. Nuova, del tutto è anche l'offerta che viene fatta, a fini pastorali, di mettere a profitto-i metodi di ardisi letteraria ispirati allo strutturalismo ed alla semiolo-. già applicati al secondo evangelo. In questo senso, dopò i non pòchi saggi parziali di questo genere, applicati a singoli passi di Marco, il commento di Radermakers costituisce, in senso assoluto, una novità, in quanto è, per quanto se ne sa, il primo tentativo di accompagnare il commento storico-filologico-teoicgicG con una lettura strutturalistica di tutto l'evangelo marcano. Che i risultati offerti dal metodo, ancora abbastanza meccanico e in certi ,casi francamente "gratuito, siano sempre soddisfacènti, è quanto di certo non oseremo dire: che però vi si colgano cose interessanti (si veda ad esempio il commento di Marco, VITI, 27. sgg.) e anche, da tutti i punti di vista, produttive, è egualmente fuori dubbio. Thomas Luckmann LA RELIGIONE INVISIBILE Il Mulino, Bologna, Collana Universale Paperbacks, 1976, 170 pagine, 1.800 lire. (dario rei) A sette anni dalla traduzione italiana e a tredici dalla prima edizione tedesca, riappare il saggio teorico che ha orientato la sociologia della, religione sulle vie dell'interazionismo simbr> lieo, in linea di continuità peraltro coi "classici", Durkheim e Weber. L'avvento della società industriale ha mutato in senso qualitativo il rapporto fra l'individuo e l'ordine sociale, ma le tradizionali analisi sulla pratica religiosa e sulle strutture della "religione di Chiesa" secondo Luckmann, hanno colto di tale processo solo la dimensione negativa, concludendo alla marginalità della religione nella società moderna. La funzione elementare della religione "è di oggettivare una concezione globale del mondo che fornisce Un sistema di significati, per l'individuo: nel momento in cui il modèllo ufficiale dell'istituzione ecclesiastica entra in crescente contrasto con i sistemi di nórme che regolano le prestazioni razionali, c'è il rischio ' che l'individuo avverta il possesso e l'elaborazione di un sistema, di significati, ultimi come condizione non necessaria, del suo agire,.ma si apre anche una nuova possibilità per la religiosità individuale. La promozione dell'autonomia personale può correlarsi ad una forma soggettiva, multiforme, "invisibile" di religióne. Può emèrgere un nuovo cosmo di valori, -incentrato sull'autorealizzazione, la mobilità, la sessualità, la giovànir lità (è la rimozione della vecchiaia e dèlia morte). É una situazione, ambivalente, poiché la nuova religiosità può comportare sia un'implicita legittimazione,, sia un consapevole distanziamento dall'ordine sociale esistente. Lo sforzo dell'analisi si arresta finalmente sulle ambiguità attuali del "privato", difesa dell'umano, ma anche possibilità di mistificazione e di isolamento.

Luoghi citati: Bologna, Canada, Estremo Oriente, Giappone, Roma