pedagogia e scuola

pedagogia e scuola pedagogia e scuola Anton Semenovic Mafcargnko LA PEDAGOGIA DEL COLLETTIVO Paravia, Torino, 112 pagine, 1.800 lire. (g. I.) È un'antologia, curata da Antonio Russo, delle principali realizzazioni di Makarenko esaminate criticamente attraverso brani stralciati dalle sue opere e saggi scritti su di lui. Nel 1920, per incarico delle autorità sovietiche, Makarenko fondò una colonia per giovani delinquenti. A quel tempo, in Urss, all'indomani della rivoluzione, si tentavano i primi esperimenti scolastici, ispirati principalmente all'educazione libera promossa da Rousseau e attuata in Russia da Tolstoj, oppure alla pedaDato principale della pedagogia sperimentale di Ncnmann, Binet, Montessori. gogia applicata negli istituti di Makarenko (dapprima la colonia agricola Gorkj, poi quella industriale Djerginski) è il suo lavoro: inteso modo d'impegnare i ragazzi per qualche ora al giorno, né come attività voi- . ta alla risoluzione dei problemi più urgenti della colonia, bensì quale elemento necessario per far capire ai giovani l'importanza dell'attività lavorativa nella vita associata. Il pedagogista ucraino agi in collettività di ragazzi disadattati, ma le sue esperienze "possono divenire esemplari per ogni pedagogia progressiva, in qualunque stadio si attui". Henry Pluckrose SCUOLA PER UNA SOCIETÀ APERTA. Il ruolo della comunità nel progetto educativo Emme, Milano, 110 pagine, 2.500 lire. (mirella balsami) Con un linguaggio semplice ed essenziale, Pluckrose dà in questa breve opera da un significativo contributo di chiarezza, al discorso pedagògico, sottraendolo a teorizzazioni astratte e verbose. Espressione di un'esperienza vissuta in prima persona come direttore in una scuola sperimentale londinese, l'argomentazione teorica trova sempre appoggio nel dato concreto, nel riferimento esatto, nell'esempio significativo, in cui ciascuno può trovare facili nessi con la propria esperienza personale. Il saggio si rivolge infatti non soltanto ai "professionisti", ma tende a coinvolgere nel discorso pedagogico e didattico un pubblico più vasto ; l'istituzione scolastica diviene elemento centrale di una struttura socio-economica ampia ed articolata, è inserita in una dimensione territoriale che supera gli schematismi statici e lo isolamento della scuola tradizionale. Scuola aperta significa organismo flessibile, "struttura continuamente negoziata", in cui il ruolo dell'insegnante non consiste nel travasare esperienze, ma nel creare situazioni stimolanti, tali da favorire la creatività, l'indipendenza, il senso critico, la sicurezza dei bambini, in una parSi tratta quindi di superare quella frattura tra scuola e società, per cui l'istituzione scolastica diventa non soltanto qualcosa di avulso dalla realtà operativa, ma aspira a sovrapporsi, con un messaggio valido universalmente, ai concreti interessi del singolo, con la pretesa di preparare i giovani "per la vita", mentre, nota Pluckrose, "essi vivono ora".

Persone citate: Antonio Russo, Binet, Henry Pluckrose, Montessori, Rousseau, Tolstoj

Luoghi citati: Milano, Russia, Torino, Urss