critica letteraria

critica letteraria critica letteraria Michele Dell'Aquila PRIMO ROMANTICISMO ITALIANO Adriatica, Bari, 366 pagine, 6.000 lire. (marco neirotti) I personaggi e i programmi di quel primo romanticismo sono esaminati da Michele DeliAquila, docente di lingua e letteratura italiana nell'Università di -Bari con un particolare impegno: quello di studiare e mettere in evidenza i legami è i reciproci condizionamenti fra situazioni politiche e sviluppo del movimento letterario. Si trattò di un periodo complesso e_contraddittorio per le diverse forze in urto. Il clima della Restaurazione, la matrice settecentesca razionalistico-utilitarista dei primi romantici, il riformismo moderato del Conciliatore e delVAntologia diedero vita ad un movimento storico-realista dotato di impegna civile, ma anche di misura. Soltanto dopo la soluzione monarchicomoderata del Risorgimento, con la politica di Cavour e di fronte a problemi diversi, si imporrà un nuovo romanticismo irrazionale, sentimentale, scapigliato. Al capitolo dedicato a questo studio (70 pagine di vivo interesse), l'autore fa seguire an rapido 'Profilo di storia della critica' ed una ricca bibliografìa. Giustamente però il maggior,rilievo è riservato all'antologia dei testi: M.me de Staél, Vico, Di Breme, Berchet, Foscolo, Leopardi, Manzoni, Monti, Pellico e altri. Giovanni Boccaccio IL DECAMERONE Facsimile della « ventisettana » corredato da una premessa di Raffaele Spongano Forni, Sala (Bo), 284 pagine, 25.000 lire. (o.g.) Questa ristampa del Decamerone, facsimile dell'edizione del 1527; è molto di più di una curiosità per bibliofili. Non è un volume splendidamente e inutilmente decorativo, capace tutt'al più di sollecitare il gusto estetico e di suggerire la rarefatta severità curiale con cui ci si dedicava, in secoli lontani, alla lettura e allo studio. Ancorché ricca di suggestioni, questa ristampa anastatica della grande opera boccaccesca ci restituisce un documento filologico di primissima importanza, riservato finora ai soli "principi della bibliografia'. La cosiddetta edizione "ventisettana" è il primo testo critico del grande capolavoro. Metteva riparo alla « troppa libertà che molti avevano cominciato a pigliarsi in questo, autore ». L'avevano curata alcuni « giovani nobili e virtuosi » dotati di grande talento filologico. Erano Pietro Vettori, Bernardo Segni, Antonio Francini senior, Francesco di Lorenzo Guidetti, Antonio di Nicolò degli Alberti, Schiatta Bagnesi, Baccio o Bartolomeo Cavalcanti. Questi giovani erano animati anche da un grande senso civile. Avversari dei Medici,. morirono nell'assedio di Firenze, o in esilio, come c'informa il Foscolo.

Luoghi citati: Bari, Breme, Firenze