Così catturai Eichmann

Così catturai Eichmann Così catturai Eichmann . laser Hard: LA CASA DI VIA GARI. BALDI Mondadori, Milano, 360 pagine, 4J00 lire. « Se lo incontrassi per strada non noterei in lui alcuna differenza con le mille persone che mi passano accanto »: questa l'attonita constatazione fatta dal capo del servizio segreto israeliano quando, dopo anni di ricerche, si trova faccia a faccia col criminale nazista Adolf Eichmann. Fina a quel momento, quasi inconsciamente l'Uomo si era rifiutato di credere che U 'mostro" potesse essere «simile a tutti gli altri ». Non sa spiegare come immaginava il criminale che aveva fatto massacrare milioni di individui nei campi di sterminio, ma nel suo ìntimo era certo che esistesse « un segno, esteriore che lo faccia distinguere dagli uomini normali». Il racconto dell'incontro fra l'autore, che aveva diretto e organizzato la gigantesca caccia all'uomo, e lo spietato aguzzinó è forse fra le pagine più belle di questo libro avvincente. La casa di via Garibaldi non è un romanzo giallo: è il fedele resoconto di quella drammatica storia tratto dagli aridi appunti che per anni so¬ no finiti sulla scrivania di Isser Harel, che comandava il servizio segreto d'Israele. Sebbene il lettore sappia che tutto finì bene, il libro è di una Suspense quasi insostenibile. Nulla è stato aggiunto alla realtà e, come sempre, ancora una volta si ha la dimostrazione che la realtà è spesso più tragica della fantasia. Il racconto prende l'avvio dalla prima incerta e macchinosa identificazione del boia nazista in Argentina, a Buenos' Aires. Per opera di un ebreo cieco che aveva avuto a che fare con quel 'certo' signor Ricordo Ktement che conduceva una grigia esistenza in una squallida casetta della periferia. Come può un cieco riconoscere una persona che non ha mai visto? Eppure, partendo da questa labile traccia, da questa 'intuizione', gli agenti israeliani iniziano là più difficile partita della lóro carriera: per dieci anni calano a più riprese in Argentina, seguono la toro preda passo a passo, ne diventano le ombre fedeli, finché non ci sono più dubbi: quell'uomo che ogni sera rientrava dal lavoro « col 203 delle 7,40, percorrendo a passo lento i cento metri» che separavano la fermata dell'autobus dalla sua casa è proprio Eichmann. A questo punto il racconto entra netta sua"fase cruciale, la tensione aumenta. Arriva il 'commando' incaricato del ra-, pimento del criminale nazista, che verrà trasportato in Israele travestito da 'steward' della. Et Al e sarà caricato su un vólo speciale diplomatico. Un susseguirsi di colpi di scena, i contrattempi dell'ultima ora —■ le auto di noleggio che non partono mai, il caffè che non lui un tavolo libero, U giardiniere che non si toglie dai piedi, l'aereo trattenuto al limite della pista, proprio mentre sta per spiccare il volo — creano un clima di suspense che attanaglia anche il più scettico dei lettori. Le reazioni degli uomini che partecipano alla cattura del criminale tedesco — ognuno di loro ha perso parenti ed amici nei campi di sterminio nazisti —■ sono analizzate con rara maestria dall'autore. La cattura dell'ex-colonnello delle SS, specialista •della, soluzione finale del problema ebraico», non è ispirata dotto v«n- • detta, ma da un desiderio dì giustizia universale. Le passioni, il dolore degli uomini che partecipano alla sua cattura, vengono messe in secondo piano: Eichmann, tremebondo e servile, verrà portato in Israele per essere giudicato da un tribunale ebraico. Francesco Fomari Spietato aguzzino SS

Persone citate: Adolf Eichmann, Aires, Eichmann, Fina, Hard

Luoghi citati: Argentina, Israele, Milano