La Stampa - Consultazione Archivio

Dal Mille al '400 Dal Mille al '400 Yves Renouard LE CITTA ITALIANE DAL X AL XIV SECOLO Rizzoli, Milano, Biblioteca Universale (BUR), 2 voli. di compi. 640 pagine, cadauno 2.300 lire. un ampio, piacevolissimo excursus di Yves Renouard sullo sviluppo delle nostre città, nel medioevo avviato al tramonto. Autore di vari lavori che toccano l'argomento da più lati, lo studioso francese era noto fra noi soprattutto per 1 suoi «Uomini d'affari italiani del medioevo », già pubblicato in Italia dallo stesso editore. Questo sulle «Città italiane» non potè ricevere da lui l'ultima rifinitura, tuttavia i curatori, mentre indicano in che direzione l'autore, se fosse vissuto, l'avrebbe completato, hanno fatto in modo da presentare ineccepibilmente la già ampia trattazione. Il che è positivo, in sostanza, nel senso di combinare l'ampiezza quasi monografica degli argomenti presentati con una dimensione che, volendo dire altrettanto di tutte le città in tutto il periodo, si sarebbe forse troppo dilatata. Delle città marinare, di Firenze, di Milano, qui molto si apprende sulla fioritura dal Mille, fino agli inizi del Quattrocento. E nella misura in cui si ripercorrono fatti istituzionali già noti genericamente perché echeggiati, specialmente nel caso di Firenze, dai nostri scrittori e dalle tradizioni di storia cittadina, si ha talvolta la sensazione di venire a conoscenza ex novo del «vero delle cose certe », perché Renouard, che ha lavorato a lungo sulla storia economica, ci presenta questi fatti pieni della polpa delle motivazioni economiche, senza la quale, apprendendoli magari dai manuali, non capivamo bene perché accadessero. Molti ricorderanno d'aver percepito in modo nuovo 1' opera letteraria del Boccaccio grazie a certe rievocazioni, nel recente 6* centenario (Boccaccio morì il 31-XII-1375), intessute su immagini di città come Firenze e Napoli. Qui andranno oltre, apprenderanno come si organizzarono, economicamente e istituzionalmente, 1 rapporti di Firenze col Mezzogiorno; e come le stesse ragioni che diedero ai Guelfi la vittoria fecero decollare l'economia della città toscana (e fecero storicamente e socialmente da piedistallo al suoi grandi scrittori). Augusto Comba