Tutta la filosofia, dai greci a oggi

Tutta la filosofia, dai greci a oggi Tutta la filosofia, dai greci a oggi Autori Vari STORIA DEL PENSIERO OCCIDENTALE Marzorati, Milano, 6 volumi per complessive 3.436 pagine, 109.000 lire. Questa Storia del pensiero occidentale, ora completa, era stata concepita da Michele Federico Sciacca come uno strumento « che fosse più di un manuale divulgativo senza essere un pesante trattato scientifico per specialisti». I singoli volumi — opera rispettivamente di Virginia Guazzoni Foà (Dalie origini alla chiusura della scuola di Atene), Giovanni San tinello (Dagli inizi del Cristianesimo al secolo XIV), Luciano Malusa (Dall'Umanesimo alla Controriforma), Maria A. Raschini (Da Bacone a Kant), Armando Rigobello (Dal Romanticismo al Positivismo) e Antonio Pier etti (Dalla critica del Positivismo ad oggi) — si. adeguano perlopiù a questa impostazione; scritti in linguaggio piano ed accessibile, danno ampio spazio all'esposizione e sono corredati, al termine di ciascun capitolo, da una nota bibliografica. Una particolare attenzione è stata dedicata alla filosofia otto-novecentesca cui sono riservati gli ultimi due volumi. Come ovvio, data anche l'ampiezza della materia, numerosi punti potrebbero essere discussi; ma l'insieme appare fortemente unitario. La caratteristica più evidente di quest'opera è infatti la sua impostazione cattolica, o meglio la sua « ispirazione cristiana ». In questa prospettiva si radica l'impegno a sottolineare « la profondità, la perennità e dunque l'attualità» della filosofia cristiana, e nello stesso tempo la neces¬ sità di un atteggiamento critico atto a garantire «la ricerca oggettiva e rigorosa della verità ». E da ciò discende anche la convinzione, espressa direttamente dal curatore, che questi volumi — specie in un momento così favorevole alle «Storie dèlia filosofia» — debbano costituire « un'opera senza concorrenza, al di là del "contesto culturale" oggi predominante, ma proprio per questo attuale, se non altro come punto di vista per una valutazione critica e obiettiva di tale contesto ». Enzo Bandone Quasimodo e i suoi critici QUASIMODO E LA CRITICA a cura di Gilberto Flnzi Mondadori, 560 pagine, 6.000 lire. (g.r.) È la ristampa, a distanza di sei anni, di un libro tutt'altro che inutile. Non si tratta di un saggio, ma — per usare le parole del curatore — di « una raccolta degli scritti con i quali dal 1930 ad oggi la critica ha "saggiato" il fenomeno Quasimodo». Insomma una bibliografia critica resa di più immediata e facile utilizzazione dalla presenza stessa dei testi o, almeno, di buona parte di essi: dai saggi ormai leggendari di Bo e di Solmi agli interventi di critici oggi militanti. L'antologia, preceduta da una breve introduzione di Finzi e completata da alcune pagine di riferimenti, si articola in tre sezioni, dedicate rispettivamente a « La critica italiana e il problema Quasimodo», «La critica italiana: questioni particolari » e « La critica straniera ». Non ci si lasci trarre in inganno dal primo di questi tìtoli: l'orientamento complessivo che emerge dalla rassegna è decisamente più agiografico che problematico; pochissime e caute le voci di perplessità o di dissenso, a conferma del fatto che il ridimensionamento critico della figura di Quasimodo, che oggi può apparire addirittura scontato, è avvenuto interamente a posteriori, in anni assai recenti e, per la verità, in modo piuttosto sotterraneo, più per ammiccamenti e silenzi che con prese di posizione esplicite e motivate. Blaise Pascal

Luoghi citati: Atene, Milano