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storia storia Antony Rhodes IL VATICANO E LE DITTATURE. 1922-1945 Mursia, Milano, 390 pagine, 7.500 lire. (a.pe.) All'autore va riconosciuto, prima di tutto, il merito di essere riuscito a consultare la documentazione necessaria a mettere il lettore in condizioni di poter giudicare. Per uno storico non è merito da poco. E in questa storia, per forza di cose o meglio di documenti, il Vaticano siede dalla parte degli imputati. Tuttavia Rhodes non pronuncia sentenze sull'azione diplomatica che Pio XI e Pio XII hanno svolto nei riguardi del fascismo e del nazismo. Si avverte una costante preoccupazione di obiettività in Rhodes, di fede protestante, nel ricostruire il più recente dei tanti periodi difficili vissuti dalla Chiesa cattolica. In altre parole, siamo lontani, in questa ricerca, dall'atmosfera di alcuni lavori, teatrali e storici, sulla figura di papa Pacelli. Tuttavia il lettore non può che.giungere a questa conclusione: la condanna irreversibile pronunciata da Pio XI contro la Russia bolscevica, recepita dal successore, ha costretto la Santa Sede all'attendismo prima, al compromesso poi, alla tardiva condanna, infine, del nari- smo. Il compromesso ha comportato, tra l'altro, il silenzio del Vaticano sulle deportazioni e lo sterminio degli ebrei. La ricerca di Rhodes è di estremo interesse. Non trascura, infatti (sono sempre i documenti che parlano) i contrasti nel clero sulla questione nari-fascista, un dissenso che il vertice cattolico è stato costretto a tollerare nel corso dell'ultima guerra. L'obiettivo della diplomazia vaticana, per dichiarazioni dei suoi esponenti, è rimasto, comunque, immutato: distruzione della Russia sovietica per mezzo delle armate di Hitler nella speranza di potere trattare, poi, con un nazismo indebolito dalla lunga guerra. Adriano Dal Pont I LAGER DI MUSSOLINI La Pietra, Milano, Collana Gli Esempi, 142 pagine, 2.500 lire. (g. m.) La comunicazione è del 12 maggio 1937, inviata dal direttore del confino di Ponza al ministero dell'Interno: « I confinati Traquandi Nello, Fancello Francesco, Calace Vincenzo, Roberto Bernardino e Domaschi Giovanni il giorno 11 alle ore 12, allorché d confinato Ferrini Alessandro venne tradotto al porto per essere imbarcato (...) fulmineamente, con evidente in- tesa, si slanciarono verso il Pertini e lo baciarono proferendo parole di solidarietà (...). Pertanto, in ottemperanza alle disposizioni impartitemi dal superiore Ministero (...) ho fatto procedere all'arresto dei cinque ». Ecco uno dei documenti di questo saggio di Dal Pont che illustra aspetti e avvenimenti del confino di polizia (sopraffazione e repressioni fasciste, attività di studio e assistenziali dei confinati, organizzazioni politiche clandestine) da un punto di vista finora inedito, quello delle carte di polizia che l'autore ha rintracciato all'Archivio di Stato ed ha riordinato principalmente per gli anni 1928-1936. Il confino, creato dal fascismo il 5 novembre 1926, colpiva i cittadini ritenuti «pericolosi » alla sicurezza pubblica, soprattutto quelli ostili al regime: così, in diciassette anni, circa diecimila persone furono concentrate nelle isole di Ponza, Ischia. Ustica, Tremiti, Ventatene. Il saggio di Dal Pont, al di là dell'acuta analisi storica, mostra le bassezze, le crudeltà, il rigore della polizia fascista che nega a Giorgio Amendola il permesso di abbonarsi a una rivista culturale italiana, fa pedinare ventiquattr'ore su ventiquattro i confinati più «pericolosi» ed è strumento di terrore e di vendette vecchie e nuove. In calce al saggio, un utile indice di nomi: si apprende così che, nel 1942, il direttore del confino di Ventotene era il dottor Marcello Guida che diventerà questore di Milano. Giorgio Bonaclna COMANDO BOMBARDIERI. OPERAZIONE EUROPA Longanesi, Milano, Collana Il Cammeo, 448 pagine, 7.000 lire. (a.r.) Alla fine del 1972. il governo britannico ha reso [mbblici i documenti originai della Royal Air Force sull'offensiva aerea strategica degli Alleati durante la Seconda Guerra mondiale. E' stato così possibile accedere ad una preziosa fonte di dati e informazioni utili a chiarire gran parte dei punti ancora oscuri della storia dell'ultimo conflitto mondiale. L'autore, un giornalista milanese appassionato esperto di aviazione militare aveva, fino a quel momento, avvicinato numerosi protagonistidi quelle vicende. Finalmente poteva confrontare le sue tesi, frutto di vent'anni di ricerche, con dati sicuri. La violenza dei bombardaménti fu tale da causare più rovine che in Vietnam, anche se la quantità di esplosivo usata fu notevolmente inferiore. Va considerato però che in Europa non era possibile colpire gli obiettivi militari, logistici e industriali senza danneggiare gravemente le strutture civili delle città. Dapprima le forze aeree belligeranti cercarono di selezionare gli obiettivi, ma in seguito non fu più possibile porsi problemi «morali», non possedendo, allora, una elevata tecnologia bellica. Il volume, fittissimo di dati, con venti illustrazioni fuori testo e otto mappe, segue la pubblicazione dei due storici ufficiali britannici. Sir Charles Webster e Noble Frankland, The strategie Air Offensive against Germany, 1939-1945.