Credenti, ma a sinistra

Credenti, ma a sinistra Credenti, ma a sinistra Mario Cocchi-Pio Montasi PER UNA STORIA DELLA SINISTRA CRISTIANA Coines, Roma, 276 pagine, 3.200 lire. Sergio Ristaicela (a cura di) INTELLETTUALI CATTOLICI TRA RIFORMISMO E DISSENSO Edizioni di Comunità, Milano, 430 pagine, 6.000 lire. A metà degli Anni Quaranta, anche in Italia, l'esperienza della sinistra cristiana e di quel partito comunista cristiano che aveva rappresentato l'opzione socialista del cattolicesimo era, ormai interamente consumata. Il partito comunista dei cattolici decretava la stia morte nel dicembre 1945. Finivano così le grandi speranze destate dal pontefice quando aveva parlato di « doveri ignoti ad altre età». In verità, quei doven si. risolsero tutti entro gli schemi di età già vecchie e la Democrazia Cristiana ebbe il viatico" unico e privilegiato della chiesa. Di quel periodo la Coines pubblica ora molti documenti inediti che, certamente, valgono più come documento che coinè elaborazióne ideologica. Ma una cosa rimane, dopo il lungo silenzio ohe ha esorcizzato quell'esperienza, sicché la provincia cattolica italiana tra il 1945 e il T96Q apparve come un'area di tranquillo e spento conformismo (con poche eccezioni di cui una, quella di Dorigo, rimane quasi unica): rimane il rifiuto, sofferto e certamente traumatico per uomini come Ossicini, Rodano,, Barca, Balbo ed altri, di dare una valenza politica di partito alla fede e alla religione, sottoponendo fede e religione ad] essere una funzione della ragion di Stato. I problemi di quella vicenda rimasero sopiti, come soffocati dal trionfalismo democristiano, rimasto sicuramente e al di là di ogni dubbio ancorato al suo essere cristiano e alla pretesa di poter mutuare ricette politiche dallo stesso Vangelo. Ma negli Anni Sessanta la sensibilità religiosa è sollecitata a fare i conti con la condizione umana contemporanea. E qui ci soccorre appunto il libro curato da Sergio Ri- stuccia per le Edizioni di Comunità che si ricollega, sia pure senza l'esplicito proposito, ai comunisti cristiani del 1945 la cui più rilevante presa di coscienza fu appunto il sentimento che li portava a negare l'integrismo della chiesa di allora, attestata nella superba certezza di avere rimedi e programmi per ogni momento della vicenda sociale. Senza quella opzione non capiremmo la massiccia scelta di campo di alcuni milioni di cattolici nel referendum sul divorzio, il 12 maggio 1974, né comprenderemmo la confluenza nel PCI e nel PSI di grandi masse cattoliche', liberatesi dal mito dell'unità dei cattolici che aveva agito come collante per almeno trent'anni. Questa via italiana al socialismo insomma é, oggi, anche una via percorsa da credenti cattolici. V ; . ;-. ■ Ed è una strada che, per essere percorsa fuori di ogni significato confessionale, ha bisógno di comprendere: il dibattito vissuto in prima persona dai cattolici italiani, innanzi tutto sulla spinta del'grande Giovanni -XXIII il quale sul letto di morte continuava a ricordarci che « ora e più che mai, certo più che nei secoli passati, siamo, intesi a servire l'uomo in quanto tale e non solo i cattolici » e poi grazie alla riflessione sul concilio giunta a colmare i molti silenzi del concilio stesso e a comprendere che il concilio non era la primavera della chiesa, ma l'autunno della semina cui sarebbe seguito questo inverno che viviamo oggi, un inverno freddo e duro, senza disgelo. Il saggio di Comunità approfondisce questi temi prendendo in esame varie riviste dal Gallo, a Testimonianze al Giornale di Pinerolo e delle Valli e ci aiuta a capire come i cristiani di questa spenta provincia religiosa ch'è l'Italia abbiano iniziato a demistificare l'impegno politico integrista e comincino oggi a comprendere ciò che compresero, nel 1945, i comunisti cristiani quando decisero di sciogliere il loro partito e di portare il loro impegno in mezzo a tutti gli altri uomini della comune umanità, senza ritagliarsi spazi e riserve privilegiate. Edillo Antonelll

Persone citate: Balbo, Barca, Dorigo, Gallo, Mario Cocchi, Ossicini, Sergio Ri, Sergio Ristaicela

Luoghi citati: Italia, Milano, Pinerolo, Roma