narrativa

narrativa narrativa Giuseppe Dessi MICHELE BOSCHINO Mondadori, Milano, 224 pagine, 3.800 lire. (marco neirotti) Dal padre contadino Michele eredita un carattere pacato che lo spinge all'accettazione coraggiosa delle disgrazie: ed infatti le sventure non risparmiano «la famiglia Boschino. Alle sfortune (prima economiche, poi giudiziarie) del vecchio padre seguono quelle del figlio, fra cui, dolorosissima, la morte della giovane moglie non molto, dopo le nozze. Ma soprattutto domina la vita dei due uomini, la rottura insanabile con i parenti: prima fra Giuseppe ed i fratelli, meschini e prepotenti, poi fra Michele ed i cugini. Quando il giovane tenterà di stroncare una volta, per sempre la controversia, provocherà lo sfacelo di tutta la famiglia, ormai presa nell'ingranaggio stritolante della « Giustizia », e creerà una catena di odi. E così troviamo, nella seconda parte del romanzo, un Michele diverso, prigioniero di un rancore indomabile. A lui si interessano Filippo e Maria, due giovani che, sforzandosi di comprenderlo e aiutarlo, cercano di capire se stessi: e la vita di Michele ci giunge filtrata dai pensieri dei due personaggi da lui così diversi. Distrutto negli affetti e macerato nella salute, Michele Boschino si trascina adagio verso una morte solitaria. Scritto nel '42 ed ora ristampato, il libro potrebbe — come dice Claudio Varese nell'introduzione — stimolare un'interessante opera cinematografica.

Persone citate: Boschino, Claudio Varese, Michele Boschino

Luoghi citati: Milano